Discarica di Malagrotta, dopo 11 anni primo passo verso la bonifica

Assegnata la gara per la bonifica della discarica chiusa dal 2013: costerà la cifra colossale di 116 milioni di euro

Malagrotta. Foto da La Nuova Ecologia

La discarica di Malagrotta è chiusa ma ancora inquinante. Per archiviarla in via definitiva ci vorrà la cifra capogiro di 116 milioni di euro. Ma a 11 anni dalla chiusura (era il 2013 all’epoca del sindaco Marino) c’è una novità: la gara per i lavori di drenaggio e messa in sicurezza della discarica è stata appena aggiudicata.

Assegnata la gara per la bonifica della discarica chiusa dal 2013: costerà la cifra colossale di 116 milioni di euro

L’investimento è necessario per rendere inoffensivi i 10 milioni di metri cubi di percolato e i 35 metri  (in altezza) di polder di quella che è stata a lungo la discarica più grande d’Europa.

I lavori prevedono il capping (copertura impermeabile), l‘impiantistica per la captazione del biogas e il trattamento del percolato. La gara è andata al raggruppamento Nico srl (capogruppo) per un importo complessivo di 116.146.300,24 con uno sconto di oltre il 7 per cento.

Primo obiettivo evitare che il percolato entri in contatto coi rivoli d’acqua. Saranno pertanto installati quasi tremila pozzi per aspirare sia il biogas che il percolato.

La messa in sicurezza definitiva della discarica, quindi, si avvicina: resta la firma del contratto e l’avvio dei lavori.

Il secondo progetto

L’altro grande intervento da realizzare è la cinturazione della discarica aggiudicata a luglio per oltre 58milioni di euro e ormai vicino all’avvio.

“L’aggiudicazione della gara per la bonifica della discarica di Malagrotta è una notizia straordinaria non solo per i Municipi XI e XII e tutto il quadrante Ovest di Roma ma lo è per l’intera città”, il commento dell’assessora all’ambiente Sabina Alfonsi.

L’importante lavoro del generale Giuseppe Vadalà, Commissario Unico per le Bonifiche, consentirà di sanare una ferita ancora in parte aperta e che rimanda ad una stagione finalmente superata. Una stagione in cui i rifiuti venivano interrati e trattati come scarto senza alcuna prospettiva di valorizzazione, sostenibilità ambientale e senza alcuna attenzione alla salute dei cittadini“, ha aggiunto l’assessora.

L’accusa di disastro ambientale

Intanto a luglio per l’ex patron della discarica di Malagrotta Manlio Cerroni, ora 97enne, è arrivata la condanna di primo grado per disastro ambientale: 6 anni e 4 mesi di carcere.