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Porto Crocieristico di Fiumicino, segnali negativi dal mondo della politica. Confesercenti: “E’ un’opera fondamentale”

Gli imprenditori rispondono a chi dice no al porto crocieristico di Fiumicino sottolineando gli enormi vantaggi economici della nuova marina

Confesercenti rispedisce al mittente i segnali negativi emersi in alcuni ambienti politici regionali in merito alla realizzazione del nuovo porto crocieristico di Fiumicino.

Gli imprenditori rispondono a chi dice no al porto crocieristico di Fiumicino sottolineando gli enormi vantaggi economici della nuova marina

Il Waterfront, su cui sono in corso le ultime battute per la Valutazione di Impatto Ambientale sottoposta a una Commissione tecnica che ne sta valutando alcune varianti di progetto, fa discutere da tempo.

Ma il mondo imprenditoriale lo ritiene un asset fondamentale strategico per tutta la regione e per il rilancio della sua economia.

Nello scorso mese di giugno erano state illustrate le modifiche apportate alla versione iniziale dell’opera che andrà ad aggiungersi al tessuto urbanistico locale sorto nel corso degli anni sotto la spinta di un’edilizia di tipo spontaneo.

La nuova marina, con un costo stimato di circa mezzo miliardo di euro, sarà costruita nello spazio situato tra il vecchio faro e il lungomare di Isola Sacra. Le sue ricadute in termini economici ed occupazionali sono state valutate in uno studio elaborato dalla società di consulenza Ernst & Young secondo la quale nella fase di realizzazione dell’opera saranno coinvolti circa 8mila occupati, mentre quando sarà avviata l’attività crocieristica e diportistica frutterà 5300 nuovi posti di lavoro

Stime cui si aggiungono gli obiettivi strategici connessi a un totale di 1200 posti barca compresi mega e giga yacht superiori ai 40 metri di lunghezza e ai super yacht lunghi tra i 25 e i 50 metri oltre alle imbarcazioni di piccola taglia e a una scuola di vela.

Numeri che non hanno, tuttavia sortito l’effetto di dipanare i dubbi e le perplessità legate, tra l’altro, alle preoccupazioni avanzate sul fronte ambientalistico a causa dei rischi di inquinamento connessi alle grandi motonavi da crociera.

Ad approdare nel porto crocieristico fanno notare i progettisti, sarà in realtà soltanto la Royal Carribean che si limiterà a un passaggio ogni tre o quattro giorni e che, durante l’ormeggio, sarà alimentata esclusivamente da una rete elettrificata a bassa tensione realizzata Terna per ridurre a zero la produzione di anidride carbonica.

Nonostante alcuni esponenti del Pd nei giorni scorsi si siano espressi a favore dell’infrastruttura, Confesercenti Roma e Lazio manifesta preoccupazioni per le resistenze politiche alla realizzazione del porto crocieristico rimarcando i vantaggi per il turismo e per il suo indotto oltre che per le componenti accessorie, come gli spazi verdi da destinare alla pratica sportiva e alle attività di svago collettive.

E’ il momento di cambiare rotta in tutto il territorio regionale se vogliamo stare al passo con la concorrenza nazionale ed europea non è più tempo di veti dalla politica”, dice Valter Gianmaria presidente confederale dell’ente rappresentativo.

Sulla stessa lunghezza d’onda Valentina Fabbri Biancone presidente di Confesercenti Ostia che sottolinea i vantaggi legati “al porto crocieristico per l’apertura di piccole e medie aziende in qualsiasi settore merceologico”.

Sullo sfondo troneggia l’esempio dei vantaggi economici portati dalla costruzione dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino inaugurato il 15 gennaio 1961 e premiato recentemente per la sesta volta dal 2018 come migliore hub europeo.

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