Bloccata la banda dello scooter: prendeva di mira le donne per rapinarle

La banda di rapinatori seriali era diventata l'incubo dei centri commerciali: nove le donne aggredite in meno di due settimane

Due italiani di 33 e 39 anni, sono finiti in manette in queste ore, nel corso delle indagini sulle rapine seriali della banda dello scooter, messe in atto in meno di due settimane a Roma tra gli scorsi mesi di agosto e settembre.

Il modus operandi era sempre lo stesso, prendere di mira una donna anche anziana, e avvicinarla con il due ruote per strapparle il bottino. Sono state le immagini della videosorveglianza di uno dei furti, a far scaturire le indagini che hanno infine collegato ai numerosi reati, sempre gli stessi soggetti.

La banda di rapinatori seriali era diventata l’incubo dei centri commerciali: nove le donne aggredite in meno di due settimane

Avevano approfittato del periodo estivo e centri commerciali pieni per la fine dei saldi, i due uomini di 33 e 39 anni, autori di una lunga serie di furti e rapine di cui sono rimaste vittime almeno nove donne, tra la Capitale e la zona di Pomezia.

I reati si sono concentrati in pochi giorni, durante i quali la mini banda dello scooter, in sella al due ruote agiva sempre nello stesso modo, e cioè avvicinando le donne anche anziane, per strappandogli borse e preziosi.

La testimonianza di tutte le vittime, rimandava sempre ad uno scooter con due uomini che nel periodo tra il 28 agosto scorso e il 9 settembre, avrebbe perpetrato ben nove rapine, strattonando le vittime e minacciandole con un taglierino.

A portarli allo scoperto, sono state le indagini partite da un furto con strappo lo scorso 29 agosto, quando cioè all’interno del Centro Commerciale di Castel Romano, una donna era stata avvicinata da uno dei complici che le aveva strappato con violenza la collana.

La denuncia del furto con l’identikit dei criminali ha permesso il raffronto con le immagini della videosorveglianza, e il rintraccio dei due fuggitivi sullo scooter rubato qualche giorno prima.

I due arrestati presso la loro abitazione a Pomezia si trovano ristratti nella Casa circondariale di Regina Coeli. Ora dovranno rispondere dei gravi indizi dei reati di rapina, furto e ricettazione.