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Scontri Roma, dei 4 fermati solo uno arrestato: il bilancio dei feriti

Dopo gli scontri pro Palestina finisce in manette solo uno dei fermati. Dirigente di polizia in ospedale con la frattura del bacino

Delle quattro persone bloccate ieri negli scontri in piazzale Ostiense a Roma durante la manifestazione non autorizzata pro Palestina, una è stata arrestata e due sono state denunciate, l’ultima solo identificata.

Dopo gli scontri pro Palestina finisce in manette solo uno dei fermati. Dirigente di polizia in ospedale con la frattura del bacino

Sono oltre 200 invece le persone allontanate prima della manifestazione di cui 51 con foglio di via poiché gravate da precedenti per reati contro l’ordine pubblico e 150 che, per non farsi identificare ai controlli, hanno deciso di tornare indietro scortati fino al limite di provincia.

Sono invece 34 le forze dell’ordine ferite dalle violenze dei manifestanti tra cui un dirigente della Polizia che ha riportato la frattura del bacino.

Nonostante le precauzioni, come previsto, una frangia di manifestanti incappucciati si è scagliata contro i blindati. Si tratta di un gruppo di antagonisti da identificare.

Gli infiltrati

Il Viminale li ha definiti infiltrati, ma la loro presenza era ampiamente prevista dalla Digos di Roma, diretta da Antonio Bocelli.

La maggior parte era proveniente dai centri sociali del nord, anarchici, si presume, della Panetteria Occupata a Milano e della ex Askatasuna di Torino. Sarebbero stati loro a far scattare la scintilla che era nell’aria sin dall’inizio del corteo pro Palestina.

Da quel momento volano sassi e bottiglie. Poi i pali della segnaletica e una molotov. La polizia ha provato a contenerli coi lacrimogeni, poi con gli idranti e alla fine con le cariche.

Ringrazio le Forze dell’ordine e la questura di Roma per l’efficace ed equilibrata gestione di una situazione difficile, a difesa della sicurezza dei cittadini“, ha scritto il ministro Matteo Piantedosi su X.

Tra i manifestanti sostenitori di Ultima Generazione

Tra i manifestanti sostenitori di Ultima Generazione.  “Abbiano partecipato in maniera pacifica alla manifestazione contro il genocidio palestinese a Roma“, la spiegazione.

“La decisione della Questura di Roma, del tutto senza precedenti, di vietare una manifestazione, promossa secondo i principi della Costituzione, è stata rivista nella tarda mattinata, autorizzando un ‘presidio statico’ a piazzale Ostiense”, scrivono in una nota i manifestanti.

Ed ancora: “Di fronte a circa diecimila persone che si sono riversate a Roma da tutt’Italia, Piantedosi è arretrato, rivedendo in maniera goffa la determinazione iniziale.

All’ingresso della città, sono stati fermati autobus di linea come Flixbus, fatti scendere i passeggeri, identificate e perquisite le persone, con diversi fermi in commissariato e l’attribuzione di numerosi fogli di via obbligatori fino a 4 anni“.

Diverse persone, di cui anche due persone di Ultima Generazione sono state fermate, portate in commissariato e poi rilasciate con foglio di via di 4 anni.