Sfocia nella violenza la manifestazione non autorizzata per la manifestazione “Pro Palestina”
E’ finita con una fitta sassaiola e il lancio di bottiglie, bastoni e bombe carta e la risposta con lacrimogeni e idranti da parte delle forze dell’ordine la manifestazione “Pro Palestina” che è terminata nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 5 ottobre, a Roma.
Pesante il bilancio degli scontri al corteo cui hanno preso parte, secondo gli organizzatori, circa 7mila persone e che non era stato autorizzato dal Questore di Roma, nel timore di disordini di piazza collegati alla ricorrenza del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre dello scorso anno in Israele.
Le notizie che giungono dalle zone nelle quali si è snodata la protesta è di almeno una ragazza ferita al capo e di una trentina di feriti tra le forze dell’ordine (26 poliziotti e 4 finanzieri) verso cui è stata indirizzata una fitta sassaiola partita da gruppi antagonisti mascherati e nascosti in mezzo a molti giovani studenti universitari.
Che la situazione potesse degenerare lo si è capito quando i partecipanti alla protesta, da piazzale Ostiense e piazzale dei Partigiani si sono spostati all’interno della piazza situata su viale di Porta Ardeatina chiedendo di avanzare nonostante il divieto imposto dalla Questura.
Da quel momento verso i blindati della polizia si è concentrato un lancio di bottiglie, bastoni, bombe carta e anche di un cartello stradale divelto. La polizia ha risposto lanciando lacrimogeni e azionando gli idranti. Il contatto diretto tra le fazioni contrapposte ha causato feriti da ambo le parti.
Diversi i manifestanti fermati nei confronti dei quali sono stati spiccati 38 provvedimenti consistenti nell’applicazione di altrettanti fogli di via.
Sarebbero quattro le persone identificate e portate in Questura. Due denunciate a piede libero per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale mentre è ancora al vaglio degli inquirenti la posizione degli altri due.
“Quella di oggi, oltre a non essere autorizzata, non è stata affatto una manifestazione in sostegno a qualcuno o qualcosa, ma una vera e propria dichiarazione di guerra alle forze dell’ordine con un bollettino allucinante: 26 poliziotti e 4 finanzieri, almeno tra i feriti confermati al momento“, il commento di Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap ).
“Gravissimo quanto accaduto, perché nonostante i divieti imposti, si dimostra come i gruppi violenti infiltrati nel corteo, non temono alcuna autorità e sono pronti a sovvertire ogni forma di ordine costituito anche e soprattutto con la violenza. Questo – dice il sindacalista – è vero e proprio terrorismo di piazza che andrebbe punito in quanto tale. Chi non osserva le regole e oltretutto usa violenza contro chi rappresenta lo Stato, non può cavarsela con una semplice denuncia, ma deve finire in carcere.
Non parliamo di infrazioni o reati minori, bensì di veri criminali e propri Solidarietà ai colleghi feriti e plauso al Questore che, nonostante tutto, è riuscito a gestire la situazione senza conseguenze più gravi“.
Pesanti anche le ripercussioni sui mezzi pubblici di trasporto interessati dallo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dal sindacato Orsa.
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