La gattina nonostante un delicato intervento chirurgico non ce l'ha fatta
Una gattina è stata fatta esplodere a Guidonia Montecelio. Il termine è proprio quello eplodere. Prima l’hanno tramortita, forse a calci, e poi le hanno fissato un petardo sotto la coda che le ha dilaniato l’intestino. Troppo gravi le ferite è morta dopo giorni di agonia.
Vittima della tortura una gattina rangagia che viveva vicino al Palazzo comunale. La bestiola stata soccorsa da una anziana, ma non ce l’ha fatta nonostante una operazione d’urgenza.
A ricostruire la modalità dell’aggresione i medici che hanno fatto il possibile per salvarla.
Il referto parla di un’esplosione avvenuta internamente, sotto la coda, con effetti devastanti, ma anche di un trauma cranico.
I carabinieri forestali di Guidonia Montecelio, che hanno ricevuto la denuncia, procedono contro ignoti. Chi si è macchiato dell’orribile gesto dovrà rispondere di uccisione di animale.
Intanto nei giorni scorsi, questa volta nella vicina Tivoli, le indagini veterinarie hanno chiarito come un altro gattino di strada è stato ferito fino a renderlo cieco: una scarica di pallini sparati da un fucile, in via Sant’Agnese. Caso, quest’ultimo, su cui stanno lavorando le guardie zoofile Kronos.
A luglio il raccapricciante episodio a Fonte Nuova dove un cecchino armato di balestra e frecce ha centrato più gatti trafiggendoli.
Uno dei due gatti è stato subito soccorso, l’altro è stato rintracciato successivamente e sottoposto a una operazione d’urgenza. Il veterinario per salvarlo ha dovuto procedere all’amputazione di una zampa devastata dal dardo.