Immagine non collegata ai fatti
Ad incastrare l'uomo i video delle violenze sullo smartphone: erano state registrate con le telecamere dell'appartamento prigione a Cinecittà
E’ stata trovata in strada stremata, dopo essere fuggita dall’appartamento del suo ex compagno, che l’aveva prima stuprata e poi sequestrata in casa, la donna di 37 anni soccorsa da una passante la scorsa mattina. Un orrore che si è compiuto a Cinecittà, e di cui si sarebbe gravemente indiziato un uomo cinese di 42 anni, tratto in arresto in queste ore dai Carabinieri.
L’incubo della donna è iniziato la sera del 24 settembre scorso, quando ad un tratto, in casa del compagno in via Ponzio Comino nel quartiere Cinecittà, l’uomo le si è gettato addosso, trasformandosi in un aguzzino e costringendola a subite atti sessuali e a rimanere contro la sua volontà nell’appartamento.
Sequestrata come una prigioniera per tutta la notte, solo alle prime ore del mattino, dopo l’ennesimo tentativo di fuga, è riuscita a scappare e chiedere aiuto in strada, dov’è stata notata da una passante che ha allertato il NUE 112.
La donna duramente provata e con visibili segni di aggressione è stata subito soccorsa dagli operatori sanitari dell’ARES 118 e trasportata al Policlinico Casilino, dove ha riferito ai Carabinieri della Stazione di Cinecittà la barbarie che era stata costretta a subire solo qualche ora prima nell’abitazione dell’indagato.
L’uomo denunciato a quel punto è stato raggiunto e identificato dai militari, che hanno avviato immediati accertamenti anche sul suo smartphone, scoprendovi all’interno diversi video registrati da una telecamera installata nell’appartamento, e che avevano registrato l’orribile violenza nei confronti della vittima.
Il 42enne cinese tratto in arresto e ristretto prima in carcere e poi ai domiciliari, dovrà ora rispondere dei gravi indizi del reato di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti della sua compagna.