Come ogni anno torna l'ora solare, andiamo a vedere in quale giorno sarà necessario spostare le lancette dell'orologio e quali sono le origini storiche di questo provvedimento
Come sempre, quando arriva la stagione autunnale arriva puntuale il ritorno dell’ora solare, con la fine di ottobre che scandirà la fine dell’ora legale per il 2024, in Italia e in Europa.
Il cambio d’orario verrà fatto a fine ottobre, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, quando sarà necessario spostare le lancette dell’orologio all’indietro, dando alle persone 1 ora in più di sonno.
La pratica del cambio di orario è stata introdotta in Italia nel 1916, per via delle necessità legate al risparmio energetico.
L’idea del legislatore era quella di riuscire a sfruttare al massimo tutte le ore di luce naturale durante i mesi estivi, riducendo così il consumo di energia elettrica.
L’ora legale tuttavia è stata utilizzata in modo discontinuo durante gli anni e poi è stata reintrodotta dal 1966 in pianta stabile, nonostate da svariati anni in varie parti d’Europa si discuta sull’abolizione di questa misura legata al cambio dell’ora, tra chi spinge sulle necessità di risparmiare elettricità e gli impatti sulla salute umana.
Nel dettaglio, quest’anno, tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, quando le lancette segneranno le 3 di notte, si dovrà spostare le llancette indietro di 1 ora tornando alle 2, ottenendo così 1 ora di sonno aggiuntiva, ma le giornata sembreranno di colpo più corte, col buio che arriverà prima al pomeriggio, mentre la luce arriverà prima al mattino.
Tutto questo fino al 21 dicembre 2024, quando ci sarà il solstizio di inverno e le giornate inizieranno ad allungarsi a livello di luminosità.
Dalla fine di ottobre, l’ora solare restarà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo 2025, quando si tornerà di nuovo all’ora legale, spostando le lancette avanti di 1 ora.
Nel dettaglio, per andare a ricercare le radici storiche di queste decisioni, si deve andare indietro nel tempo al XVIII secolo, quando lo statista americano Beniamino Franlin, colui che ha inventato il parafulmine, aveva suggerito per primo questa misura, per evitare di consumare troppe candele alzandosi presto al mattino, ma in questo caso non venne preso sul serio.
La Germania, in epoca moderna, è stato il primo paese a usare l’ora legale durante la Prima Guerra Mondiale nel 1916, seguita poi da Regno Unito, Italia e Stati Uniti.
In Italia, quindi l’ora legale è stata introdotta il 3 giugno 1916, spostando l’orologio di un’ora in avanti a partire dalla mezzanotte, facendola diventare una pratica abituale per gli italiani.
Tra tante polemiche, comunque qualche verità ovvero che, nel 2023 l’Italia ha risparmiato 90 milioni di euro utilizzando l’ora legale, ottenendo un risparmio di circa 370 milioni di kilowatt.
Tuttavia, da qualche anno, in particolare a partire dal 2018, il Parlamento Europeo sta parlando spesso di abolire il cambio di ora, e tra nazione e nazione le posizioni sono contrastanti.
I Paesi del Nord Europa vorrebbero tenere l’ora solare tutto l’anno, mentre i paesi del Sud europeo, come Spagna e Italia, preferiscono mantenere le impostazioni e tradizioni attuali, tanto che nel 2019 c’è stato un voto da parte del Parlamento Europeo per abolire il cambio ora dal 2021, facendo scegliere a ogni paese come regolarsi, se continuare con l’ora legale o andare avanti con l’ora solare.
Per tanto adesso, a fine 2024, ancora non c’è una misura uniforme su questa tematica, nonostante se ne parli meno, e non ci sono linee guida ufficiali per capire come evolverà la situazione in Europa.
Per prepararsi correttamente al cambio di orari senza subire problemi del sonno o stordimento durante la giornata, si consiglia a livello medico di iniziare nei giorni precedenti al cambio di dormire a orari diversi e sfruttare al meglio le ore di sole mattutine, per evitare che il cambio ora possa fornire effetti simili ad un jet-lag.