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Trasporto pubblico locale, continuano le proteste: mezzi pubblici fermi anche a Roma in due nuove date

Autunno nero per il trasporto pubblico locale con altri scioperi nazionali  della durata di 24 ore

Continua il braccio di ferro tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e quelle che rappresentano le aziende di trasporto pubblico locale. In mezzo, schiacciati tra l’incudine e il martello, ci sono gli utenti del servizio che, in base a quanto annunciato, sarà sospeso a livello nazionale per 24 ore in due nuove date.

Autunno nero per il trasporto pubblico locale con altri scioperi nazionali  della durata di 24 ore

Una prima giornata di astensioni dal lavoro è stata programmata per sabato 5 ottobre da parte di Orsa Tpl che pone alla base delle agitazioni gli adeguamenti salariali e la mancanza di condizioni di sicurezza per il personale dipendente, esposto a turni di lavoro eccessivi e alle aggressioni da parte di vandali e malintenzionati.

Orsa Tpl aveva dato la propria adesione anche allo sciopero nazionale del 20 settembre scorso, promosso da altre importanti sigle di base Cobas, Adl, Sgb, Cub Trasporti e Usb lavoro privato. A essere interessata dalle agitazioni era stata la sola rete Atac, ma le adesioni da parte di una percentuale rilevante di autoferrotranvieri provocò una sostanziale paralisi dei collegamenti assicurati dai mezzi pubblici: le metro A, B1 e C rimasero infatti chiuse per riaprire solo durante le fasce di garanzia. L’unica a non serrare i battenti fu la linea B, anche se con notevoli ritardi nella gestione delle corse.

Ferma, sul versante dell’azienda di trasporto regionale Cotral, anche la Metroferrovia Roma-Ostia  (accedi a questo link per ulteriori approfondimenti sull’ultimo sciopero che si è tenuto nella capitale).

Un altro sciopero nazionale di 24 ore è stato indetto per venerdì 8 novembre. A proclamarlo unitariamente sono state i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna per il rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) scaduto il 31 dicembre 2023 e a seguito dell’interruzione della trattativa il 30 maggio scorso”.

La nuova mobilitazione -spiegano le principali organizzazioni rappresentative dei lavoratori- si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza. Dopo gli scioperi di luglio e settembre non abbiamo ricevuto nessuna convocazione per giungere ad una soluzione della vertenza ed avviare concretamente un confronto serio tra le parti”.

Di qui la prospettiva di altre giornate di passione per viaggiatori e passeggeri del trasporto pubblico locale.

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