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Santa Maria degli Angeli, due rapine e un furto in pochi giorni. Parroco e vescovo minacciati di morte

Aveva preso di mira gli appartamenti religiosi della Basilica: il presunto autore delle rapine incastrato da identikit e abiti   

Il parroco di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, e un vescovo residente negli appartamenti adiacenti alla Basilica, sono stati le vittime dei tre blitz criminali del 16, 22 e 24 settembre scorsi, e che vedrebbero come unico autore un 38enne. L’uomo avrebbe prima messo in atto un tentativo di furto per poi commettere le due rapine nei confronti dei prelati, in due casi minacciati di morte con un arma.

Aveva preso di mira gli appartamenti religiosi della Basilica: il presunto autore delle rapine incastrato da identikit e abiti

E’ stata la descrizione del rapinatore fornita dalle vittime, a consentire agli agenti di polizia di Stato del Commissariato Viminale e i Carabinieri della Stazione Macao, di identificare il presunto autore delle due rapine aggravate e del tentato furto nell’abitazione, avvenuti negli alloggi della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma.

Il primo tentativo di furto e la rapina al Vescovo

La prima rapina a danno del vescovo e di suo fratello, era avvenuta lo scorso 16 settembre, quando una richiesta di aiuto era arrivata al NUE 112 da un’abitazione in via Cernaia. Qui, un criminale entrato forzando la porta a vetri dell’ascensore, era stato scoperto nel tentativo di saccheggiare denaro, bancomat e preziosi da cassetti, per poi minacciare le vittime e fuggire con il bottino.

Il nuovo blitz poi, è avvenuto a pochi giorni di distanza il 22 settembre, dove stavolta era stato preso di mira dal presunto autore, l’alloggio del parroco di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in via Cernaia.

Dopo essersi riuscito ad introdurre in pieno giorno all’interno dell’abitazione, qualcosa era però andato storto e lo aveva messo in fuga senza riuscire ad asportare nulla.

Una settimana dopo la rapina e le minacce di morte a danno del parroco

Un tentativo a vuoto, che lo avrebbe spinto a ritentare il blitz di notte, tra il 24 e il 25 settembre scorso, quando gli agenti del Commissariato Viminale sono accorsi per la richiesta di aiuto del parroco che poco prima, aveva subito la rapina a parte di un uomo, che dopo aver scavalcato il muro di cinta degli alloggi adiacenti alla Basilica, aveva sfondato la porta e minacciato di morte il prete armato di una grossa pietra.

A quel punto il parroco è stato costretto a consegnare una consistente somma di denaro e il telefono per farsi restituire almeno il PC portatile dal rapinatore che poi si è dato alla fuga.

Scattate le indagini, è stato grazie al confronto degli identikit forniti dalle vittime con le immagini della videosorveglianza, che l’uomo è stato riconosciuto, rintracciato e identificato come un 38enne italiano.

L’uomo è stato sottoposto in queste ore al fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina aggravata e tentato furto in abitazione, con la disposizione dell’autorità giudiziaria, che al momento lo vede ristretto presso la casa circondariale di Regina Coeli, in attesa del rito di convalida.