Spunta l'ipotesi di un subappalto del subappalto per i rilievi topografici degli stabilimenti: LabUr si interroga sul chi e il perché
“Ricognizione sulle spiagge per.la pre-assegnazione affidata in parte in subappalto“. A lanciare il dubbio LabUr che punta dritto il dito contro Risorse per Roma.
“Chiedo al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha messo a capo di RxR Capitale, il suo ex capo di Gabinetto Albino Ruperti, se è normale che la partita delle concessioni balneari, nella fase cruciale del censimento (mappatura) delle strutture esistenti, sia subappaltata prima a diverse società campane che poi le subappaltano, a loro volta…”, scrive Paula Filipe De Iesus.
“Sei architetti del Dipartimento Patrimonio, 3 funzionari del PAU, 1 del Municipio X, 2 della Capitaneria di Porto, più i tecnici di RxR per i rilievi topografici e la verifica delle planimetrie entro il 30 settembre prorogata forse al 30 ottobre … Poi si demanda…“.
“La Capitale d’Italia – si chiede e chiede ancora De Isesus – non ha tecnici ne’ documentazione per fare un’operazione che doveva essere fatta già ai tempi del famigerato bando del 2020 sotto la Raggi…”
La mappatura sull’oro di Ostia è partita ad aprile. Dovrà censire gli stabilimenti balneari costruiti sulle spiagge in concessione.
Il dipartimento al Patrimonio di Roma Capitale ha dato il via a un gruppo di lavoro che entro pochi giorni, ossia il 30 settembre con probabile slittamento a ottobre, dovrà fare l’inventario di tutti gli stabilimenti individuare quelli abusivi, consentire all’Agenzia del demanio di acquisirli e infine preparare i bandi per dare in concessione le spiagge di Ostia con una gara pubblica entro il prossimo anno.
Le opere abusive saranno poi demolite su mandato del X Municipio. Il gruppo di lavoro è appunto formato da sei architetti del dipartimento Patrimonio, tre funzionari del dipartimento Urbanistica, uno del X Municipio e due della capitaneria di Porto. Ne faranno parte anche tecnici di Risorse per Roma per i rilievi topografici e la verifica delle planimetrie. Qui sorge il dubbio di LabUr sul subappalto del subappalto.
Funzionari e tecnici avranno cinque mesi per concludere sopralluoghi e ispezioni in una sessantina di stabilimenti.
Dovranno fotografare e verificare i titoli di manufatti, chioschi, ristoranti, passerelle e cabine costruiti negli ultimi decenni sulle spiagge date in concessione dal Comune. Un lavoro di riordino non facile. E di cui, si spera, vengano resi noti al più presto i risultati.
Intanto per gli stabilimenti balneari è arrivata a livello nazionale la proroga fino almeno al 2027, lasciando comunque la categoria scontenta.