Si tuffa seminudo nella Fontana del Tritone: turisti costretti ad assistere allo spettacolo indecoroso

Si lava in pieno giorno nella fontana del Bernini. L'indignazione social: "Il gesto è rimasto impunito"

Anche una tiepida mattinata di inizio autunno, sarebbe stata sufficiente a scatenare un nuovo gesto di spregio da parte di un ignoto “bagnante”, che oggi sabato 21 settembre, mentre si trovava a Piazza Barberini, non ci ha pensato un attimo e si è buttato nel vascone, opera di Gian Lorenzo del Bernini.

A denunciare il tuffo, a seguito del quale l’uomo sembrerebbe essersela cavata, solo le immagini immortalate da un cittadino e poi riprese da welcome to favelas.

Si lava in pieno giorno nella fontana del Bernini. L’indignazione social: “Il gesto è rimasto impunito”

Prima si è svestito e poi si è completamente immerso in una delle fontane più gettonate della Capitale per i “tuffi”, l’uomo che questa mattina ha pensato di usare la Fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini, come bagno personale per la pulizia quotidiana.

Un gesto indecoroso sotto gli occhi di una piazza popolata dai tanti turisti, che amano la Capitale delle temperature settembrine, ma che non hanno potuto evitare, anche oggi, di assistere all’indecoroso spettacolo, l’ennesimo di una lunga serie estiva.

Il gruppo scultoreo al centro del vascone, è uno tra quelli che ha rischiato più volte di essere danneggiato in questi blitz da piscina pubblica, e a pochi cm dai quattro delfini che sorreggono l’enorme conchiglia, dalla quale si erge il Tritone che soffia nella conchiglia tortile.

A soffiare via il bagnante dell’ultim’ora invece, non sarebbe intervenuto nessuno, stando a quanto riportato dalle testimonianze social, che hanno invece ben pensato di denunciare l’ennesimo blitz da parte dell’ignoto “bagnante”, che dopo essersi completamente immerso nel vascone si è messo a camminarci dentro.

Dalle immagini di welcome to favelas poi, l’uomo che si intravede nell’ombra della piazza, è visibilmente svestito, con solo un paio di slip – forse -, a coprire le parti intime in una piazza piena di gente, costretta ad assistere alla luce del giorno più ad un momento dedicato all’igiene personale che ad un tuffo folkloristico.