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Ostia, Commissione trasparenza sul caso Falconi: per le sue dichiarazioni richiesto l’intervento del Prefetto

Pietro Malara: "Ci è stato riferito che la compagna di Falconi ha organizzato riunioni nel X Municipio"

Si è svolta nella mattinata odierna, la Commissione Trasparenza municipale sul caso del sexgate politico, che ha coinvolto di recente il Presidente del X Municipio Mario Falconi.

L’audizione era stata convocata per chiarire la posizione dell’attuale compagna del mini sindaco, che sarebbe stata vista partecipare più volte e senza alcun titolo, a diverse riunioni di lavoro nelle sedi del X Municipio e negli uffici della Presidenza. Ecco cosa ha risposto Falconi al presidente della Commissione Trasparenza e garanzia del X Municipio, Pietro Malara.

Pietro Malara: “Ci è stato riferito che la compagna di Falconi ha organizzato riunioni nel X Municipio”

Ha dichiarato di nutrire un affetto profondo nei confronti di Alessandra Colonnese, Mario Falconi, con una premessa che oggi, venerdì 20 settembre, fatta durante la Commissione trasparenza, convocata per spiegare la frequente presenza della donna negli uffici pubblici, ha legato ancora una volta ai rumors che lo riguardano da giorni, il semplice sentimento che vede strettamente uniti i due protagonisti, anche nella sede di Piazza della Stazione Vecchia.

Una semplicità quella del Presidente Falconi, talvolta definita superficiale dai cittadini, e che anche in questo frangente, nonostante i sentimenti palesati oggi in Aula Massimo di Somma, non può prescindere dal fatto che la donna non ha alcun titolo di circolare negli uffici del X Municipio.

Su questo punto ha invece ribattuto Falconi, dichiarando che nessun segreto d’ufficio le sarebbe stato mai rivelato, né le sarebbe venuto all’orecchio negli ambienti del X Municipio, e in particolare nella stanza della presidenza, dove agli interlocutori del mini sindaco, come ha dichiarato oggi “veniva sempre chiesto se la sua presenza poteva arrecare fastidio”.

L’impostazione del Presidente del X Municipio dunque, che oggi ha ribadito con forza “continuerete a vederla”, non molla di un cm, mentre c’è chi sostiene che l’attività della donna, nella sede municipale, sia stata fin dal principio più di quella di una compagna amorevole.

A riferirlo è stato lo stesso Presidente di Commissione Trasparenza e Garanzia del X Municipio Pietro Malara, a margine della Commissione odierna:

“Informalmente – ha spiegato Malara – diverse persone ci hanno riferito di riunioni indette dalla stessa, che in taluni casi si sarebbe presentata in Municipio anche con una lista di cose da fare, impartendo disposizioni. Al momento però, nessuno ha voluto ufficializzare tali accuse né documentare alla Commissione, scambi di mail o altro, che possano confermare questa attività svolta senza titolo. Per questo, al momento, tutte queste informazioni restano voci da circostanziare” – ha concluso Malara.

Il presidente del X Municipio ribadisce l’ipotesi di un’architettura per discreditarlo: “Scoprirò chi sono questi topi di fogna”

Alessandra Colonnese e l’accusa dell’incontro amoroso in pineta pubblica di Ostia, sarebbe secondo Falconi solo la parte finale di un’architettura messa in piedi per screditarlo.

E’ quanto il Presidente del X Municipio avrebbe ribadito ancora una volta oggi, dichiarando che dietro a tutto questo ci sono dei “Topi di fogna”, che si stanno accanendo contro di lui, il suo operato integerrimo e i suoi affetti, utilizzando ogni sistema per fargli pressioni.

Un leitmotiv più volte dichiarato dal minisindaco in occasioni pubbliche, e sul quale a questo punto, vuole chiarezza l’Associazione Labur, che in queste ore ha scritto una lettera aperta al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e inviata per conoscenza al Gabinetto del Sindaco Gualtieri:

Chiediamo il Suo immediato intervento nel Municipio X – scrivono -. Dal Suo insediamento nel 2021, il Presidente del Municipio X, Mario Falconi, letteralmente strilla nelle aule istituzionali e a mezzo stampa di essere sotto la pressione dei “poteri forti”. Una frase particolarmente preoccupante visti i precedenti che hanno riguardato la storia politico-amministrativa di questo Municipio, commissariato per mafia nel 2015. Il Presidente ha restituito le deleghe sulle spiagge a Roma Capitale, nonostante l’impegno in campagna elettorale di maggiore autonomia del Municipio X. Lo avrebbe fatto proprio a causa dei “poteri forti” – dichiarano -. E dopo abbiamo assistito solo in questi ultimi tre anni, a incendi dei chioschi a Capocotta, coinvolgimento camorristico nell’appalto dell’ex-Gil, tentate estorsioni sul futuro appalto c.d “Borgo dei Pescatori”, “sex-gate” e altri. Si sta dunque profilando esattamente lo stesso quadro a cui i cittadini del Municipio X hanno assistito da oltre 10 anni. Evidentemente, nonostante l’ottimo lavoro della Commissione Prefettizia presieduta dal Prefetto Dott. Domenico Vulpiani, c’è qualcosa che non è stato sanato per intero”.

Il Presidente Falconi, è stato invitato più volte a denunciare nelle sedi opportune queste pressioni:

“Temiamo che siano troppo forti – dichiara Labur nella lettera aperta al Prefetto Giannini -. Per questo, come associazione che da anni opera sul territorio come riconosciuto baluardo di trasparenza sugli appalti pubblici, riteniamo, viste le dichiarazioni odierne anche in Commissione Trasparenza municipale, che siamo al bivio: o c’è da parte del Presidente omissione di denuncia (umanamente comprensibile, viste le pressioni di cui parla) o lo Stato sta facendo una sorta di omissione di soccorso ad un Presidente in estrema difficoltà. Poiché la frase “poteri forti” è la stessa ripetuta dall’ex Presidente Andrea Tassone, condannato in Mafia Capitale, ma utilizzata in altre nefaste occasioni, come ad esempio per l’omicidio Corvini, siamo estremamente preoccupati anche perché sul litorale romano sono previsti interventi di centinaia di milioni di euro mediante articolati strumenti urbanistici” – concludono.