Un romano esperto ai vertici dei carabinieri. Il colonnello Adolfo Angelosanto è stato appena nominato capo del Reparto Operativo Carabinieri di Roma. Passeranno tra le sue mani tutte le indagini più delicate.
Angelosanto esperto in criminalità organizzata e terrorismo comanderà il reparto operativo dei carabinieri di Roma
Nato a Roma, 45 anni, sposato e padre di due figli, il colonnello Angelosanto arriva dall’Ufficio Criminalità Organizzata, Eversione e Terrorismo del Comando Generale dell’Arma, dove si è occupato di eversione e terrorismo partecipando ai lavori del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo presso il Ministero dell’Interno.
Ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Roma e, dopo una prima esperienza presso l’allora Battaglione Carabinieri “Campania” di Napoli, ha preso parte, all’indomani dell’attentato del 12 novembre 2003, alla missione “Antica Babilonia” in Iraq.
Dopo avere prestato servizio presso il Nucleo Operativo e Radiomobile di Catanzaro, le Compagnie di Villa San Giovanni (RC) e Rende (CS), da ufficiale superiore ha comandato il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, una sezione del Nucleo Investigativo di Roma e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli.
La cattura di latitanti
Il colonnello Angelosanto aveva assunto il prestigioso incarico di Capo Sezione Ufficio Criminalità organizzata – eversione e terrorismo del Comando Generale Carabinieri a Roma dopo oltre 4 anni al comando del provinciale di Napoli.
Già al comando della Compagnia Carabinieri di Rende in Calabria e della prima sezione del Nucleo Investigativo di Roma, Angelosanto aveva assunto la direzione delle sette sezioni del Nucleo Investigativo di Napoli nel 2017. Un percorso delicato che ha avuto come principale obiettivo il contrasto alla criminalità organizzata: dal traffico di droga all’attacco ai patrimoni illecitamente acquisiti, passando per le investigazioni scientifiche e telematiche.
Tra le operazioni più rilevanti la cattura di latitanti come il boss Marco di Lauro del clan omonimo e il duro colpo inferto al clan Contini nel 2019, con oltre 100 arresti. Tra le attività successive il maxi sequestro di armi e droga nel rione Traiano.