Cento lenze innescate per la pesca abusiva sono state scoperte e sequestrate davanti al Pontile
Cento lenze innescate per la pesca abusiva sono state intercettate e sequestrate davanti al Pontile di Ostia. Erano state posizionate da poco e la Capitaneria di Porto ha impedito l’attività dannosa per l’ambiente e per gli operatori ittici regolari.
Durante il periodico pattugliamento marittimo-costiero la motovedetta CP 534 della Capitaneria di Roma-Fiumicino, all’altezza del pontile “Ravennati” di Ostia, ad una distanza di circa 500 mt dalla costa si è imbattuta in una serie di attrezzi da pesca privi dei previsti marchi e segnali, e perciò irregolari oltre che pericolosi per la navigazione.
Dieci robuste lenze da almeno venti metri ciascuno e con circa dieci ami per lenza ed altrettante piombature.
Immediatamente scattato il sequestro a carico di ignoti ed il recupero degli attrezzi che, issati a bordo, risultavano avere ancora le esche attaccate. Ciò a dimostrazione di un recente posizionamento sebbene, a quel momento, in mare non risultavano presenti altre barche anche per il peggioramento delle condizioni meteo-marine. Tipologia e modalità di collocazione degli attrezzi lasciavano intendere che il tutto fosse opera di pescatori sportivi non curanti dei divieti imposti dalle normative vigenti.
L’attività della motovedetta della Capitaneria capitolina ha evitato che malcapitati diportisti potessero incappare in incidenti in corso di navigazione, ovvero che venissero catturate illegalmente specie ittiche.
“E’ questa – dicono dalla Capitaneria – un’azione che tutela anche la categoria dei pescatori professionali impegnati quotidianamente a svolgere una professione non priva di difficoltà e sacrifici”.