Tumore al seno, screening gratis in cinque periferie di Roma

Screening gratis per il tumore al seno, cinque tappe in altrettante periferie 

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Screening gratuito seno

Screening gratis contro il tumore al seno in cinque aree periferiche della capitale. Le prime date a Bastogi, martedì 17 e martedì 24 settembre. Ad organizzare il Comitato Andos.

Screening gratis per il tumore al seno, cinque tappe in altrettante periferie

Si parte da Bastogi con la collaborazione di Nonna Roma, Ambulatorio Popolare Roma Ovest e Bastogi è Roma.

Il primo appuntamento è al Social market di Bastogi, alle ore 17.30 del 17 settembre.

Gli organizzatori puntano a raggiungere complessivamente fino a 500 donne in fascia 50-74 anni, grazie alla collaborazione delle associazioni e le istituzioni del territorio e delle Asl.

Le tappe

Il progetto, battezzato “DirittE alla salute”, si propone di perseguire gli obiettivi di sensibilizzazione e accompagnamento allo screening di prevenzione del tumore della mammella in aree le cui residenti risultano particolarmente esposti ai rischi sopra descritti, attraverso un programma di incontri di sensibilizzazione sul territorio e successivo follow-up.

Ecco il calendario degli appuntamenti: il primo incontro sarà a Bastogi il 17 e il 24 settembre, ore 17.30 presso il Social market in via E. G. Flanagan, 7.

Il secondo a Tor Bella Monaca il 20 e il 27 settembre alle ore 17.30 nel Teatro Parrocchia Santa Maria Madre del Redentore.

Il terzo incontro a San Basilio il 30 settembre e il 7 ottobre alle 17.30 nello Spazio Donna, in via A. Provolo, 24.

Il quarto incontro ci sarà al Laurentino 38 il 1° e il 29 ottobre alle ore 16.30 presso il Csaq Fonte Ostiense in via Enrico Pea, 5 con il patrocinio del IX Municipio.

Ultimo appuntamento a Corviale il 21 e il 28 ottobre alle ore 17.30 presso il Comitato inquilini in largo Odoardo Tabacchi n.5.

La scelta della periferia

Perché la periferia? Lo spiega spiega Simona Saraceno, presidente del Comitato Andos di Roma. “Condizioni di vita caratterizzate da basso reddito, bassa scolarizzazione, insicurezza alimentare, disagio abitativo e stress conseguente, portano le persone, e le donne in particolare, a trascurare la salute e la prevenzione”, chiarisce Saraceno.

Da qui l’importanza di andare sul posto e guidare le donne nei percorsi di cura efficienti e gratis.