Anche solo un cuoricino nel mare di messaggi ricevuti ha donato conforto alla mamma del giovane motociclista deceduto nello scontro con un pirata della strada
Si affida a poche parole dettate dalla gratitudine ma circondate dal dolore più indescrivibile che una mamma possa provare dopo la tragica scomparsa del figlio, Giuseppe Bernabucci, il giovane motociclista di 28 anni travolto da un pirata della strada poi identificato anche grazie alla testimonianza di un amico che si trovava a bordo della stessa auto.
La mamma di Giuseppe però ha trovato la forza di ringraziare le tantissime persone che attraverso i social e su Internet le hanno fatto sentire il loro affetto e il loro addolorato sostegno per quanto di terribile le era accaduto. Tra queste anche le insegnanti della scuola elementare che Giuseppe aveva frequentato più di vent’anni fa e che ne hanno voluto ricordare il sorriso e l’amore per la vita che trapelava sempre dal suo sguardo.
“Scrivo queste poche righe per ringraziare tutte le persone che in questi giorni mi sono state accanto con parole di conforto -scrive la mamma di Giuseppe- o anche solo con un cuoricino su Facebook. Il calore e l’affetto che ho trovato intorno a me e alla mia famiglia in questo tragico momento mi ha fatto capire che ci sono persone veramente buone e sinceramente addolorate. Grazie! Non mi sono mai sentita sola anche se il vuoto che ha lasciato mio figlio mi fa sentire come un’orfana abbandonata in una foresta oscura. Grazie a tutti dalla mamma di Giuseppe Bernabucci”.
Il tragico incidente stradale era avvenuto intorno alle 3.00 di notte all’incrocio segnato da un semaforo posizionato tra Via di Acilia, via di Valle Porcina e via di Saponara dove Giuseppe, proveniente dalla Cristoforo Colombo in sella alla sua Suzuki, si era scontrato con una vettura di colore nero da cui erano scesi altri due giovani poi risaliti in macchina senza fermarsi a prestare soccorso. Vani tutti i tentativi dei soccorritori del 118 di rianimare il 28enne, deceduto a causa del duplice impatto con l’auto investitrice e con l’asfalto dopo aver compiuto un volo di alcuni metri.
Secondo quanto ricostruito dai poliziotti del XII Gruppo Monteverde, che si erano occupati dei rilievi con l’ausilio di altre pattuglie, la dinamica del sinistro era stata immortalata da alcune videocamere presenti in zona. A rivolgere un appello pubblico a chiunque avesse assistito al fatto o fosse in possesso di elementi utili a rintracciare il responsabile era stato il cognato di Giuseppe, Umberto Niscola (leggi qui).
Il giorno successivo a quello dell’incidente, alla stazione dei carabinieri di Ostia Antica, si è presentato il ragazzo che era al fianco del conducente e che ha permesso, con la sua testimonianza, ai militari dell’Arma di identificarlo e di denunciarlo a piede libero per omicidio stradale in attesa di eventuali ulteriori sviluppi da parte della Procura della Repubblica dove è stato aperto un fascicolo d’indagine e a cui spetterà richiedere il rinvio a giudizio dell’indagato.
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