Falconi ribadisce la sua estraneità al presunto sexygate: "Invito i responsabili a presentare denuncia nei miei confronti. Sarà il modo di far emergere la verità"
Mario Falconi, balzato da ieri agli onori della cronaca rosa capitolina, non ci sta, e oggi risponde all’attacco mediatico sul caso che lo ha tirato in ballo come protagonista di atteggiamenti amorosi in una pineta pubblica, a ridosso del quartiere Infernetto.
In queste ore le parole espresse in una nota ufficiale del presidente del mini governo del X Municipio, muovono sicure sull’ipotesi che si tratti di “Attacchi farneticanti e privi di fondamento”, e finalizzati solo a danneggiare la sua persona e il X Municipio.
Ha ribadito il suo intento a querelare chi diffonde fake news, Mario Falconi, nelle dichiarazioni ufficiali, scaturite oggi, giocoforza, a seguito del caso mediatico, su una presunta liaison sentimentale con una donna, che sarebbe stata ammessa senza titolo né autorizzazione, negli uffici pubblici di via Claudio.
Con questa persona poi, i rumors diffusi, lo avrebbero addirittura visto sorpreso dalle forze dell’ordine in atteggiamenti amorosi, e per di più in una pineta pubblica dell’entroterra del Municipio.
Voci smentite da Falconi a canaledieci.it, e nei confronti delle quali il presidente del X Municipio, ha espresso in una nota di sdegno, l’ipotesi di una campagna denigratoria in corso:
“Si tratta di farneticanti e false insinuazioni senza firma, – ha dichiarato Falconi -, pubblicate sul sito di un sedicente movimento politico d’opinione, e prontamente riprese oggi dalle pagine locali dei maggiori quotidiani nazionali, con accostamenti ad altri fatti noti di cronaca politica. Voci tese solo a danneggiare la mia persona ed il Municipio che mi onoro di presiedere“.
Ribadita l’assoluta e totale falsità di quanto pubblicato poi, il Presidente Falconi ha lanciato una sfida all’anonimo autore della fake news:
“Lo invito a dimostrare senso civico, coraggio e responsabilità morale, presentando denuncia nei miei confronti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ed alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti. Sarà questo il modo migliore che consentirà di accertare la verità dei fatti, dandomi modo di denunciare per calunnia, l’odierno sconosciuto responsabile delle mistificazioni” – ha concluso Mario Falconi.