Dopo il boato nel comune a circa 40 km dalla Capitale è scattata l'ordinanza del sindaco: avviati controlli strutturali negli edifici
Il comune di Marcellina, borgo a circa 40 km dalla Capitale, sta vivendo ore di preoccupazione, dopo l’episodio che questa mattina ha fatto scattare da parte dell’amministrazione pubblica, un protocollo da allerta terremoto.
Intorno alle 12,00 di oggi la cittadinanza ha avvertito un forte boato seguito dalla vibrazione di alcuni edifici, che hanno messo subito in allarme il sindaco e avviato l’immediata ordinanza di chiusura delle scuole.
Sarebbero stati i residenti del centro urbano in particolare a sentire chiaramente il boato e le successive vibrazioni, tipiche di una scossa di terremoto imminente.
Subito il tam tam e la comprensibile paura, si sono diffuse in tutto il territorio comunale, con una decisione presa subito dagli uffici dell’amministrazione cittadina, per scongiurare ogni possibile conseguenza di un’eventuale calamità naturale, e cioè in primis l’ordinanza di chiusura delle scuole.
Per tutti i plessi scolastici si sono chiusi i cancelli, per effettuare i controlli di stabilità che dalle prossime ore batteranno palmo a palmo gli edifici scolastici e non solo:
“In riferimento agli odierni eventi – dichiara la nota del sindaco Alessandro Lundini -, il forte boato e la seguente vibrazione, avvertiti nella mattinata, si comunica che in via precauzionale e cautelativa è stata disposta un’Ordinanza Sindacale di chiusura di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado ai fini dello svolgimento dei sopralluoghi di verifica. Le scuole riapriranno lunedì 16 settembre salvo diverse disposizioni”.
Intanto sono stati allertati gli enti sovraccomunali, per risalire alle cause dell’evento, che stando ai dati e il bollettino sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non sarebbero riferibili ad un terremoto.
Forze dell’ordine e Protezione Civile stanno comunque monitorando la situazione nella zona dove oggi è scattato l’allarme.