Cani maltrattati e abbandonati in un discarica illegale di rifiuti inquinanti: a gestirla un 45enne

In mezzo a quella bomba chimica di rifiuti, i cani percossi e feriti erano tenuti immobilizzati con una catena

Sono stati trovati in una condizione di grave maltrattamento e denutrizione i cani che erano tenuti prigionieri all’interno di una discarica di rifiuti illegale, chiusa con un lucchetto nella zona di Prima Porta.

All’interno dell’enorme terreno occupato abusivamente, quintali di rifiuti ingombranti e pericolosi, erano stati accumulati da un 45enne.

In mezzo a quella bomba chimica di rifiuti, i cani percossi e feriti erano tenuti immobilizzati con una catena

Sono stati i Carabinieri della Stazione di Prima Porta, a seguito di un sopralluogo a far scattare in il blitz che in queste ore, con il Nucleo Forestale di Roma, il personale Acea e quello della ASL Roma 1, ha messo fine al businees fruttuoso e illegale di una discarica abusiva, gestita da un 45enne nel territorio di Prima Porta.

L’uomo fermato e denunciato per i reati di occupazione abusiva di terreno, aveva accumulato in due ettari e in un periodo di tempo non ben precisato, quintali di rifiuti altamente inquinanti e infiammabili, tra latte di vernice, accumuli di ferro e plastiche, parti smontate di automobili, elettrodomestici e pneumatici.

Il tutto mischiato, era appoggiato sul suolo ed esposto agli agenti atmosferici, con tutte le peggiori conseguenze, tra cui, in primis, le infiltrazione delle sostanze nocive nel terreno, che avrebbero potuto nel tempo raggiungere le falde acquifere.

In mezzo a questa bomba chimica poi, erano stati abbandonati alcuni cani tenuti quasi immobilizzati da una catena cortissima, e lasciati in una condizione di totale abbandono senza cibo né acqua e con evidenti segni di percosse e ferite.

I cani molossoidi, tra cui due pitbull e un cane corso, sono stati così immediatamente avvicinati dagli uomini del Nucleo Forestale di Roma che li ha presi in consegna per curarli e portarli in un rifugio.

L’uomo rintracciato di origini egiziane, dovrà ora rispondere dei reati di occupazione abusiva di terreno, detenzione di animali in condizioni inumane, oltreché di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo.