Maxi sequestro di droga: in corso operazione della guardia di finanza. Dieci gli ordini di cattura
La droga, soprattutto cocaina, a chili per fare soldi. E le armi, fucili a pompa e kalasnikov, come avvertimento per i criminali rivali. Smantellata dalla guardia di finanza una banda di italiani e albanesi che gestivano una piazza di spaccio a Roma. Dieci gli arresti.
L’operazione, concentrata su Tor Bella Monaca, è scattata all’alba di oggi, 4 settembre, ed è ancora in corso per completare le ultime catture.
A firmare i provvedimenti la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma a conclusione di una indagine dei finanzieri del Comando Provinciale di Roma, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) e in cooperazione con la Drug Enforcement Administration (D.E.A.) americana.
Per otto persone l’autorità giudiziaria ha previsto il carcere, per uno gli arresti domiciliari e per l’ultimo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
I reati contestati l’associazione finalizzata al traffico e produzione di droga, produzione, detenzione e porto illegali di armi, possesso di documenti di identificazione falsi, sostituzione di persona e furto di energia elettrica.
La banda poteva contare su un significativo numero di “dipendenti” – vedette e pusher – che si occupavano della gestione delle piazze di spaccio assicurando, a comando, pestaggi e minacce alle bande rivali in caso di sconfinamento.
È stata, infatti, ricostruita la disponibilità illegale in capo agli associati di armi anche di grosso calibro come fucili a pompa e da guerra come i kalashnikov.
Le indagini hanno portato al sequestro di oltre 72 kg di cocaina giunti dall’Ecuador presso il porto di Civitavecchia e di una piantagione di marijuana rinvenuta all’interno di una villa nell’hinterland di Roma.
È stato, inoltre, documentato l’acquisto dalla Spagna di oltre 50 chili di hashish del tipo “polline”, nonché diversi episodi di cessione “all’ingrosso” di stupefacente, per oltre 30 chilogrammi di marijuana.