Prati, carcere per il rapinatore che alla guida della Yaris appena rubata ha investito il garagista

Giovane rapinatore arrestato dopo aver investito il custode che tentava di fermarlo

Una volante della Polizia

I fatti risalgono alla settimana di Ferragosto, ma l’arresto del rapinatore che alla guida di un’auto appena rubata ha investito il garagista che tentava di bloccarlo è avvenuto nelle ultime ore. A conclusione delle indagini coordinate dalla Procura di Roma e condotte dagli agenti della polizia di Stato del commissariato Prati.

Giovane rapinatore arrestato dopo aver investito il custode che tentava di fermarlo

Questa la ricostruzione dei fatti. Tutto è iniziato poco prima della mezzanotte di una serata in cui Roma era ancora assorta nel silenzio tipico del mese di agosto, quando moltissimi abitanti sono ancora in vacanza.

Il custode di una rimessa di Viale Angelico ha visto uscire dal parcheggio una vettura Yaris e si è avvicinato pensando che alla guida ci fosse il proprietario.

In quel momento il malvivente che si era appena impossessato dell’utilitaria ha dato un colpo di acceleratore per darsi alla fuga e ha trascinato il garagista, aggrappatosi al cofano, per qualche metro prima di andare a sbattere contro una colonna della rimessa ma riprendendo il controllo del veicolo per poi allontanarsi a tutta velocità.

Gli inquirenti hanno visionato le tantissime riprese effettuate dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, e proprio grazie a una di esse, elaborata dagli specialisti della polizia scientifica, sono riusciti a mettersi sulle tracce di un ragazzo di origini colombiane residente in uno dei comuni situati nel quadrante nord est della capitale.

Nel frattempo l’auto rubata è stata ritrovata nel quartiere di Fonte Nuova dove era stata verosimilmente abbandonata dal 22enne. All’interno dell’abitacolo sono stati infatti trovati e sequestrati alcuni abiti compatibili con quelli usati dal malvivente durante la rapina.

Sulla base delle prove e degli indizi raccolti il pubblico ministero titolare dell’indagine è riuscito a ottenere dal giudice per le indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato che si era reso irreperibile, intuendo di essere ormai nel mirino delle ricerche effettuate dalla polizia che si è avvalsa anche della collaborazione dei carabinieri per rintracciarlo.

Grazie alla cooperazione con i militari dell’Arma della Stazione di Mentana il giovane è stato, infatti, tratto in arresto e trasferito nel carcere di Regina Coeli per essere messo a disposizione dell’autorità giudiziaria cui dovrà rispondere dei reati di rapina e di tentato omicidio, entrambi aggravati dalla recidiva.

E’ opportuno ricordare che qualsiasi persona denunciata, in stato di fermo, arrestata oppure rinviata a giudizio in ogni stato e grado del procedimento penale deve essere considerata innocente sino a che nei suoi confronti non sia stata emessa una sentenza di condanna definitiva.