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Paralimpiadi Parigi 2024: luccica di bronzo la sciabola dello schermidore di Torrimpietra Edoardo Giordan

Il sogno della medaglia a Parigi 2024 si concretizza con una grande vittoria nella finale per il terzo posto nella sciabola alle Paralimpiadi

E’ un bronzo che luccica, quello conquistato da Edoardo Giordan alle Paralimpiadi di Parigi 2024. E quanto luccica. Lo schermidore di Torrimpietra, che da sempre si distingue per i grandissimi risultati ottenuti in campo internazionale, ha regalato all’Italia la prima medaglia azzurra nelle gare individuali di sciabola.

Il sogno della medaglia a Parigi 2024 si concretizza con una grande vittoria nella finale per il terzo posto nella sciabola alle Paralimpiadi

Edoardo Giordan torna a far parlare di sé grazie al terzo posto ottenuto ai Giochi Paralimpici di Parigi. Trentuno anni, vive a Torrimpietra con la famiglia, ed è molto conosciuto e apprezzato sul territorio.

Ieri Edoardo, grazie ad una prestazione maiuscola, ha battuto l’ucraino Demchuk per 15-7 nella finale per il bronzo, vincendo la sua prima medaglia alle Paralimpiadi e riportando l’Italia sul podio in una specialità, quella degli sciabolatori A, dopo vent’anni.

“Che il sogno abbia inizio”, aveva scritto sui suoi social una settimana fa, all’arrivo a Parigi mostrando anche il luogo che sarebbe diventato la casa degli atleti azzurri.

Pochi giorni dopo è giunto questo successo. “È il giorno più bello della mia vita, il coronamento di un percorso fatto d’impegno e sacrifici, in cui non ho mai mollato”, ha commentato pieno di emozione.

In foto: Edoardo Giordan (Photo Bizzi-CIP)

Il suo cammino alle Paralimpiadi era cominciato negli ottavi di finale con la vittoria sul cinese Zhong per 15-6,  cui era seguito lo stop nei quarti contro l’altro cinese Tian. Quindi i ripescaggi e la vittoria di Giordan sul canadese Rousell e sul giapponese Kano con il punteggio di 15-4, a cui è seguito il match contro l’ucraino Manko e la conquista di un match che valeva la finale per la medaglia di bronzo.

In questa finale Edoardo ha trovato Andrii Demchuk, atleta che lo aveva eliminato alle Paralimpiadi di Tokyo e sul quale, stavolta, si è imposto.

Sapevo di dover ripartire dopo una brutta sconfitta nei quarti di finale – ha detto Giordan – e sono tornato in pedana determinato, carico per prendermi un podio che volevo, e che sento di meritare. Grazie a tutto il mio team, alla mia famiglia, a tutte le persone che condividono con me questo percorso. Se potessi, dividerei questa medaglia in tanti pezzettini, uno per ciascuno di loro”.

Quella sconfitta lungo il percorso ha dimostrato, ancora una volta, le capacità di Edoardo nell’essere un combattente che non molla mai.

Nel suo palmares c’è la medaglia d’argento conquistata nel 2015, insieme al campione paralimpico Alberto Pellegrini, nella sciabola a squadre ai campionati mondiali, a cui è seguito l’oro di due anni dopo a Roma e il bronzo del 2019 nella sciabola individuale. Ai Mondiali di Terni nel 2023 sono arrivati l’argento nella sciabola a squadre e il bronzo in quella individuale.

Un viaggio ai vertici, anche nelle gare dei campionati Europei, per questo atleta delle Fiamme Oro, che ha iniziato il suo percorso in pedana come cura e riscatto dopo che, a soli 20 anni, subì l’amputazione di una gamba per una diagnosi sbagliata.

La sciabola, a cui si è dedicato con tutte le sue forze, gli ha consentito di superare questi terribili momenti. Sono arrivati quindi gli allenamenti e poi le vittorie in campo internazionale. Ma Edoardo è rimasto sempre lo stesso ragazzo che tutti conoscono: simpatico, umile, volenteroso e con quella grande determinazione che lo ha portato tra i migliori tre sciabolatori del mondo alle Paralimpiadi.