Cresciuto a Fregene con i genitori che lavoravano in aeroporto Gabriele ha perso la vita investito da un’auto pirata a Rotterdam
Un’auto pirata ha travolto e ucciso il 27enne Gabriele Barbini, molto conosciuto a Fregene dove ha vissuto fino all’adolescenza con il fratello Giovanni e con i genitori, Alessandro e Simona Paglioni, dipendenti ormai in pensione di una compagnia aerea di stanza all’aeroporto internazionale di Fiumicino.
La tragedia si è verificata pochi minuti dopo la mezzanotte di domenica scorsa, 1° settembre a Rotterdam dove Gabriele faceva il cuoco in un ristorante. Il giovane stava rientrando in bicicletta a casa quando è stato investito da un automobilista che non si è fermato a prestargli soccorso. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari in servizio sulle ambulanze giunte sul luogo che hanno tentato il tutto per tutto per rianimare il ragazzo ma senza successo. Troppo gravi le lesioni riportate da Gabriele deceduto praticamente sul colpo nella collisione con la vettura e l’impatto sull’asfalto dove è stato sbalzato per la violenza dell’urto.
La polizia è riuscita a risalire ai responsabili del gravissimo episodio e ha arrestato con l’accusa di omicidio stradale e favoreggiamento la 22enne residente a Slittard che si trovava alla guida dell’auto e un 27enne di Geleen che si trovava con lei al momento dell’incidente.
A ricordare una famiglia gioiosa e felice, sino al tragico evento di domenica scorsa, il consigliere comunale di Fiumicino Giuseppe Miccoli, titolare del Piccolo Principe Yogarmonia, l’asilo di Maccarese dove Gabriele e il fratello sono andati per diversi anni consecutivi ospiti del centro estivo organizzato presso la scuola materna.
“Vivevano sul territorio ed erano il ritratto di una famiglia felice e spensierata. La mamma è stata anche mia allieva nei corsi di yoga -rammenta Miccoli- poi una quindicina di anni fa, dopo la pensione, i genitori si sono trasferiti in Veneto a san Donà di Piave”.
“Siamo rimasti molto amici e con loro ci eravamo visti non più di una decina di giorni fa al Festival di Aliano in Basilicata. Gabriele era il ritratto della felicità fatta persona con tanta voglia di vivere sin da ragazzino, come tanti altri suoi coetanei. Poi si era trasferito in Olanda dove faceva lo chef”.
“La vita è brutale nelle sue pieghe. Ci si ribalta da un momento all’altro. Purtroppo dobbiamo fare i conti anche con questo e accettarla in tutti i suoi aspetti -commenta Miccoli- alla mamma, al papà e al fratello, anche a nome di tutta la comunità, va il mio messaggio di cordoglio. E a questo messaggio si unisce anche la grande famiglia del Piccolo Principe Yogarmonia. Non è un dolore sopportabile per un genitore, ma la nostra luce può aiutarli a sopportare questo immenso dolore”.