L'usuraio, addetto alle pulizie in un ospedale romano, foraggiava i colleghi per poi chiedere interessi a più zero
Prestava soldi a colleghi e conoscenti in difficoltà applicando tassi usurai fino al 900%. Arrestato a Roma un usuraio all’apparenza squattrinato. L’uomo 64enne e residente a Mentana viveva all’apparenza con lo stipendio da addetto delle pulizie nell’ospedale romano San Camillo. Un lavoro più di copertura in realtà perché da anni prestava soldi a strozzo con interessi da capogiro.
Cinque i casi di prestiti a interessi usurai contestati nel mandato di arresto e 13mila gli euro trovati in casa al momento del blitz dei carabinieri della compagnia di Trastevere. Le indagini, però, non sono chiuse e potrebbero portare a nuove vittime.
Le indagini sono state avviate nel 2022 dopo la denuncia di una delle vittime, un collega dell’usuraio che a fronte di un prestito di 500 euro in due anni è stato costretto a versare circa 20mila euro.
Per convincere i colleghi a consegnare forti somme, il 64enne, finito ai domiciliari, faceva riferimento a fantomatici ‘soci’ che volevano riavere i soldi. Minacce più o meno velate che facevano piegare le vittime a racimolare soldi su soldi.
Un 58 enne romano, collega di lavoro dell’uomo, ha raccontato che nel mese di giugno del 2018, trovatosi in un particolare momento di difficoltà anche per lo stato di salute della compagna e della madre anziana, aveva richiesto e ottenuto un prestito di 500 euro ritrovandosi a far fronte a un ‘tasso di interesse’ fino al 900%. L’unica via di uscita per lui la denuncia.
Nell’ordinanza, il gip di Roma ha sottolineato come l’attività dell’usuraio sia stata “posta in essere dall’indagato per lungo tempo e nei confronti di numerose persone, a dimostrazione che si tratta di un’attività collaudata e svolta anche durante l’orario di lavoro in una struttura ospedaliera, circostanza questa sintomatica della totale disinvoltura con cui l’indagato agisce“.