E’ stata scoperta e bloccata in queste ore, l’attività criminale di due uomini che stavano trasformando un vasto terreno dei Castelli Romani in una discarica abusiva di scheletri di automobili. Nel deposito sommerso, stavano per nasconderne quattro scheletri di auto presumibilmente rubate, quando sono stati colti in flagrante dai militari della Stazione di Rocca Priora.
Nel cantiere sospetto anche una ruspa per sotterrare telai e parti smontate di un enorme quantità di auto rubate
In due, entrambi cittadini italiani, avrebbero intrapreso un business di riciclaggio di telai di automobili rubate, un’attività sommersa in tutti i sensi visto che per nascondere gli scheletri delle auto avevano intercettato un terreno ai Castelli Romani da usare come nascondiglio.
Ed è stato lì, all’altezza del chilometro 32 della Via Tuscolana, nel territorio di Rocca Priora, che i Carabinieri della Stazione Locale hanno individuato il lavoro di una scavatrice sospetta, e hanno raggiunto quello strano cantiere base di un business criminale nascente.
All’opera sono stati sorpresi due uomini, uno trovato a condurre una ruspa che stava scavando la terra, l’altro a monitorare il lavoro di realizzazione di un’enorme buca, in cui sarebbero finiti i quattro telai completi di automobili, risultate di fatto rubate.
E’ stata poi la successiva perquisizione nel capannone a pochi metri dal cantiere, a rivelare anche la presenza di altro materiale sospetto e simile, e cioè un grande quantitativo di pezzi di autovetture smontate private della matricola.
Il tutto è stato posto sotto sequestro in attesa di accertamenti, mentre il 59enne e un 67enne, entrambi con precedenti, sono stati tratti in arresto e ristretti ai domiciliari. Ora dovranno rispondere dei gravi indiziati del reato di riciclaggio.