Rivolta nel carcere di Regina Coeli: gli agenti penitenziari chiedono rinforzi

Rivolta in atto e cancelli sfondati dai detenuti nel carcere romano: scatta il piano di emergenza

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Il carcere di Regina Coeli

Ennesima rivolta carceraria in atto presso il penitenziario romano di Regina Coeli, dove più di un centinaio di detenuti della prima sezione si sono rifiutati di entrare nelle celle e hanno arrecato gravi danni all’interno del reparto dove, sino a questo momento, non si registrerebbero feriti.

Rivolta in atto e cancelli sfondati dai detenuti nel carcere romano: scatta il piano di emergenza

Poiché i reclusi che stanno inscenando la protesta hanno sfondato alcuni cancelli è scattato il piano di emergenza che comporta l’intervento di rinforzi di agenti penitenziari provenienti anche da altri istituti di detenzione della regione.

Continuano dunque, anche nella capitale, le tensioni che, da diverse settimane, interessano non soltanto le prigioni destinate alla reclusione dei maggiorenni, ma anche quelle adibite alla rieducazione dei minori sottoposti a misure di custodia cautelare nelle strutture deputate alla loro detenzione.

Al centro delle violente rivendicazioni si pongono gli effetti soffocanti del sovraffollamento che fanno il paio con l’esiguità del personale in servizio per una gestione equilibrata delle condizioni privative della libertà di tante altre strutture di detenzione d’Italia.

L’intervento di squadre di sostegno alle guardie in servizio presso il famoso carcere capitolino di via della Lungara, fanno notare fonti interne all’amministrazione, significa che “la situazione è ormai fuori controllo”.