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Dà un’altra possibilità al compagno violento: salvata dalla polizia locale mentre ha un coltello puntato al fianco

Agenti della Polizia Locale salvano una donna dal compagno violento. SULPL: "Una presenza in divisa che va valorizzata"

Per Irma una 48enne italiana residente a Castel Romano, ieri pomeriggio mercoledì 28 agosto, è finito un incubo fatto di percosse e violenze sessuali da parte del suo compagno.

A lui, nonostante un trascorso vissuto già da vittima delle sue aggressioni, e per il quale il compagno aveva già scontato il carcere, aveva dato una seconda possibilità, non immaginando quanto se ne sarebbe subito pentita.

Agenti della Polizia Locale salvano una donna dal compagno violento. SULPL: “Una presenza in divisa che va valorizzata”

Dopo le violenze subite dal compagno, Irma (nome di fantasia), gli aveva dato un’altra chance, credendo alle false promesse del 42enne S.A. che invece di cogliere l’opportunità di condurre con lei una vita serena, aveva ricominciato a picchiarla come prima, con aggressioni e violenze sessuali perfino sotto minaccia di morte.

Ieri pomeriggio poi, mercoledì 28 agosto, le cose sono precipitate di nuovo mentre stava guidando sulla Via Pontina con il compagno accanto, e quando nell’automobile si è scatenata l’ennesima lite con le percosse da parte del compagno, che ad un tratto le ha puntato un coltello alle costole.

E stato allora, che arrivando nei pressi delle pattuglie della Polizia Locale, sempre in servizio presso il campo nomadi di Castel Romano, la vittima ha visto negli operanti la sua unica speranza di salvarsi dalla violenza dell’uomo, ed ha così deciso, rischiando un fendente, di raggiungerli con una rapida manovra.

Ha fatto appena in tempo ad accostarsi alla postazione degli agenti, che nel compagno si è scatenata un’altra folle reazione sfogata perfino contro gli agenti intenti a difendere l’incolumitá fisica della donna.

Il soggetto è stato a quel punto bloccato e condotto presso gli uffici della Sicurezza Pubblica Emergenziale, dove lo stesso si è dichiarato assuntore di cocaina, con un vissuto criminale alle spalle e svariati precedenti penali tra furto, lesioni personali, appropriazione indebita, minacce e violenza carnale.

Un controllo in cui la calma è durata poco, e ha ripreso subito il sopravvento l’aggressività dell’uomo che si è di nuovo rivoltato contro gli agenti, fino a quando la richiesta di personale sanitario e di una sedazione del 42enne, non hanno riportato l’ordine.

La donna è stata medicata, e per lei il personale della Polizia Locale, ha subito attivato la procedura “codice rosso” per le vittime di violenza. Una condizione nella quale potrà avere per ora anche la garanzia della reclusione del soggetto, ristretto in carcere dopo il piantonamento nel nosocomio del Policlinico Tor Vergata.

Ancora una volta l’immediato e professionale intervento dei colleghi in quelli che possiamo definire veri e propri crimini efferati, che quotidianamente si consumano nelle strade delle grandi metropoli, testimonia come le Polizie Locali siano presenza in divisa ormai prevalente nei territori urbani e punto di riferimento al quale i cittadini si rivolgono nelle quotidiane emergenze. Purtroppo a questa vera e propria funzione di Forza di Polizia, sebbene ad ordinamento locale, continua a non esserne accordato il relativo riconoscimento giuridico” – ha commentato il Segretario Romano del SULPL Marco Milani SULPL.

Il sindacato torna a chiedere al Governo Meloni una legge di riforma che possa finalmente equiparare le Polizie Locali ai colleghi delle altre forze dell’ordine:

“Al Sindaco Gualtieri inoltre chiediamo una contrattazione adeguata che valorizzi e distingua le diverse responsabilità, rischi e competenze, rispetto al resto degli impiegati Comunali” – conclude Milani.