Nubifragio si riversa sulla cittadina mettendo a rischio anche la sicurezza della circolazione stradale su diverse direttrici
Alla fine le previsioni contenute nell’Allerta meteo gialla diramato ieri dalla Protezione civile Regionale hanno avuto purtroppo riscontro. Un nubifragio di notevole intensità si è riversato intorno alle ore 18.00 di oggi, martedì 27 agosto, nella zona di Tivoli procurando danni che avrebbero potuto coinvolgere, tra l’altro, gli automobilisti in transito sulla via Prenestina all’altezza dell’incrocio per Tivoli/Zagarolo.
Un diluvio di acqua, potenziato dall’effetto del vento ha travolto anche Bagni di Tivoli, mentre nella zona di Villa Adriana, oltre a violenti rovesci d’acqua dal cielo è caduta una fitta grandinata. Nell’area di Ponte Lucano la strada verso la località di Marcellina è stata di fatto impraticabile a causa della mancanza di visibilità perché la quantità d’acqua che si riversava sul parabrezza era tanta che i tergicristalli azionati alla massima velocità sono risultati di fatto inutili per chi la percorreva con la propria auto.
Momenti di autentica paura si sono vissuti sulla via Prenestina in corrispondenza dello svincolo per Tivoli a causa della caduta di un grosso albero che ha di fatto ingombrato più di metà della carreggiata.
Si è trattato, dunque, di una delle prime bombe d’acqua che tornano a farsi sentire in questo scorcio di fine estate in cui le elevatissime temperature che hanno riscaldato la terra e la superficie del mare per tutto il mese di agosto, vengono a contatto con l’aria più fredda portata dalle perturbazioni in arrivo dal nord Europa.
Il risultato è che le stesse previsioni meteorologiche risentono delle contraddizioni insite nei sistemi con cui vengono elaborate. E’ quanto accaduto proprio ieri tra le rilevazioni del ministero della Salute che prospettavano temperature da bollino rosso a Roma e Latina, mentre quelle diramate dalla Protezione civile regionale facevano riferimento a un’allerta meteo gialla con rovesci temporaleschi anche molto pesanti (leggi qui). Ed è quello che, puntualmente, si è verificato nella zona di Tivoli.
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