Autorità sempre più agguerrite contro lo streaming illegale e il pezzotto, simbolo della pirateria: i metodi per scoprire i furbetti
Estate tempo di mare e sole, ma anche, quando si arriva a scavallare ferragosto, di calcio, dato che sia la serie A, che la Champions League che tutti i tornei europei, serie B compresi, riprendono. E nonostante sia un grande rischio, il “pezzotto”, ovvero l’abbonamento pirata, è sempre molto di moda, pur essendo un grande rischio per chi non rispetta la legge.
Difatti c’è un sistema sempre più sofisticato per capire chi sono i furbetti che guardano contenuti audio-video, come film, partite di calcio e eventi di sport o serie tv, su piattaforme illegali.
Per pirateria parliamo di streaming illegale, ossia la visione di contenuti protetti da copyright e visionati, tramite mezzi contraffatti, vedendolo a prezzi molto più bassi degli abbonamenti regolari.
Le autorità italiane sono molto sensibili alla pirateria streaming e soprattutto quando inizia la Serie A, ma anche durante tutto il resto dell’anno, ci sono sempre tanti utenti nuovi e le piattaforme che trasmettono in particolare eventi di calcio.
I detentori del copyright temono molto chi rivende su siti e piattaforme illegali questi eventi pagati a peso d’oro e che occupano legalmente diversi lavoratori.
Inoltre il “pezzotto” è ben più del semplice streaming illegale, perchè di fatto si fa un abbonamento con soggetti criminali che gli forniscono la IPTV (piattaforma Internet Protocolo da scaricare sulla smart tv con i canali in abbonamento identici a quelli acquistabili a prezzo legale).
Con circa 10 euro al mese di media, gli utenti italiani della pirateria illegale, possono vedere di tutto e di più tutti i giorni, da Sky a Netflix, a Disney + a Dazn ed altro ancora.
La Lega Serie A ha voluto con forza la creazione della piattaforma Piracy Shield, che cerca appunto di creare una lista nera di tutte le IPTV illegali che vengono trovate su internet.
La legge sta agevolando il processo cercando di aiutare appunto le parti in causa per contrastare il problema del pezzotto.
Le forze dell’ordine possono trovare l’ip anche agli utenti che usano il pezzotto e dalla stanza dei server si può risalire ai dati sensibili del cliente, scovando metodi di pagamento e altro.
Chi viene sorpreso a vedere streaming illegale rischia 5mila euro di multa dell’ordine possono effettivamente risalire all’IP anche degli utenti che usufruiscono del pezzotto andando appunto a scovare i flussi dei pirati.
Gli utenti sotto indagine saranno avvisati dell’intervento dell’AGCM che poi segnalerà alla magistratura aprendo un processo per reati amministrativi pagati in modo salatissimo..
Parlando di grandi eventi in programma in tv nei prossimi mesi, quest’oggi, 21 agosto, vi abbiamo presentato i primi 10 concorrenti Vip che sono stati ufficializzati come prossimi concorrenti dell’imminente edizione del Grande Fratello.