I genitori dei ragazzi: "E' un vecchio furgone ma c'è la predisposizione per i presidi salvavita dei nostri figli affetti da SMA"
Il furto di un furgone per disabili avvenuto la notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto, sta avendo delle ripercussioni pesantissime sulla vita già molto complicata di una famiglia residente al Quadraro, con due ragazzi di 19 e 23 anni, entrambi affetti da SMA, un’atrofia muscolare spinale fisicamente invalidante, con complicazioni respiratorie.
Arriva da tutta la comunità dei residenti del Quadraro in queste ore, la solidarietà ai genitori di due ragazzi disabili del quartiere, ai quali, nella notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto, è stato rubato dal parcheggio sotto casa, il furgone privato per il trasporto dei figli, prezioso soprattutto per andare in ospedale.
Il furto è stato denunciato domenica mattina ai Carabinieri della Stazione del Quadraro, subito dopo il brutto risveglio della famiglia, che preparatasi per uscire con i ragazzi non ha più trovato il mezzo al suo posto.
E’ stata la stessa coppia di genitori, da sempre riservata per salvaguardare i figli da ogni visibilità mediatica, a decidere stavolta, di coinvolgere la loro comunità, dimostratasi da sempre sensibile verso la loro storia familiare, e nella quale vivono sereni pur nella loro complicata quotidianità.
Nell’appello, la coppia ha tenuto ad indicare tutte le caratteristiche del furgone, dal colore alla targa, alla forbice oraria in cui il furto scellerato potrebbe essere avvenuto, confidando nella memoria di automobilisti di passaggio, o sulla presenza di telecamere di videosorveglianza con le immagini del mezzo in movimento di notte:
“Il fatto gravissimo è accaduto tra la notte di sabato 17 e domenica 18 agosto, fra le 2,30 e le 7 del mattino a via Selinunte – spiegano –. Il furgone è un Fiat Ducato bianco, targato BE047GS. Un mezzo datato – spiegano – con 25 anni di vita e dal valore commerciale irrisorio, ma la cosa grave è che è allestito per il trasporto disabili, con due posti per le carrozzine e una pedana elevatrice oltre ad una predisposizione realizzata apposta per portare in giro negli spostamenti, i presidi salvavita dei ragazzi. I dispositivi NIV per erogare un supporto ventilatorio ai nostri figli affetti da SMA e con complicazioni respiratorie”.
La patologia di cui soffrono dalla nascita i due splendidi ragazzi di 19 e 23 anni è di tipo ereditario, ed è un’atrofia muscolare spinale fisicamente invalidante, con complicazioni respiratorie, che li tiene a letto attaccati a delle macchine per respirare per le maggior parte della giornata.
“Quando possono staccarsene per il tempo di poche ore in cui potrebbero aver comunque bisogno del NIV, usciamo – o meglio uscivamo – proprio con questo furgone – spiegano i genitori -, che nel corso del tempo avevamo allestito ad hoc con la predisposizione per potergli dare supporto della ventilazione meccanica non invasiva. Ora per quelle ore di libertà e autonomia respiratoria, saranno costretti a restare a casa, con un impatto tremendo sulla loro quotidianità”.
Il mezzo purtroppo non era assicurato contro il furto, perché il vero valore, come sottolinea la famiglia, è l’allestimento per disabili realizzato da un falegname e diversi altri artigiani, che renderebbero impossibile trovarne un altro con le stesse identiche caratteristiche, costruite nel tempo con tanti sacrifici.