Il Corridoio C5 invaso da erbacce e cespugli rischia di trasformarsi in un innesco per gli incendi in una stagione estiva ancora dominata dal gran caldo
Interventi a due velocità sul Corridoio C5 di Fiumicino la pista ciclopedonale che si unisce a viale Lago di Traiano per poi dirigersi verso via Portuense e la grande metropoli. Mentre è stata appena conclusa la realizzazione di due nuovi snodi, infatti, una parte del tracciato, risulta invaso da arbusti e sterpaglie, versa in pessime condizioni.
Gli interventi più recenti sono serviti a dotare l’itinerario di integrazioni alla viabilità utili a chiudere il collegamento tra il Corridoio 5 e, appunto, viale Lago di Traiano.
Nel frattempo, anche a causa della consistente riduzione del numero di ciclisti sul percorso dovuta al rialzo delle temperature e alla partenza di molti di loro per le vacanze estive, la vegetazione sta riprendendosi i suoi spazi.
Moltissimi punti del Corridoio 5 risultano così invasi dalle erbacce e dalle ramaglie. Le radici si infiltrano lungo le fessure che trovano sulla copertura della pista e contribuiscono a deteriorarla oltre che a costituire la possibile fonte di innesco di eventuali focolai per incendi di più vaste dimensioni con il rischio, tra l’altro, della distruzione di un percorso su cui, negli ultimi anni, sono state investite diverse risorse.
L’obiettivo del Corridoio 5 è infatti quello di costituire l’anello di una più ampia catena di itinerari attrezzati per unire il litorale situato a nord di Roma con la zona urbana del Tevere e gli argini transitabili posizionati sui fianchi del biondo fiume.
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