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Truffa dello specchietto a Casal Palocco. Il figlio della vittima: “Attenzione ad una finta famiglia”

Caccia ai truffatori campani in trasferta a Casal Palocco: tam tam social dopo l'estorsione di denaro a una donna 

E’ una nuova truffa dello specchietto, quella denunciata da un giovane di Casal Palocco, che ha deciso di diffondere sui social quanto era appena successo a sua madre in un parcheggio nei pressi del centro commerciale.

La donna era alla guida dell’auto, quando ha sentito un forte botto sulla macchina e si è dovuta fermare, per poi accorgersi che fuori dal veicolo, c’era una famiglia giovane con una bambina, già pronta a batterle cassa per il presunto sinistro.

Caccia ai truffatori campani in trasferta a Casal Palocco: tam tam social dopo l’estorsione di denaro a una donna

Avrebbero approfittato del weekend di Ferragosto per fare un giro di truffe in trasferta nella Capitale, un uomo e una donna giovani dalla cadenza campana e con una bambina al seguito, che stamattina, sabato 17 agosto, hanno messo in atto un classico di questo genere di crimini: la truffa dello specchietto.

Vittima della coppia che con la minore tentava di non dare nell’occhio, è stata una donna di Casal Palocco che si era recata per degli acquisti nel famoso centro commerciale all’aperto della Consorzio residenziale.

La truffa con tanto di estorsione di denaro è avvenuta questa mattina, e a distanza di qualche ora è stato il figlio delle vittima a decidere di far partire un tam tam ai residenti per fare attenzione a questa finta famiglia, che potrebbe colpire ancora:

“Era una giovane coppia dall’accento campano con la bambina, e sono riusciti a raggirare mia madre che guidava nel parcheggio del centro commerciale, quando ha sentito un rumore alla sua auto ed è stata fermata da questi personaggi. Hanno iniziato a lamentarsi di aver ricevuto una botta sullo specchietto (ovviamente già precedentemente rotto) – spiega il figlio -, e purtroppo mia mamma ci è cascata ed è stata costretta a dargli i contanti che aveva con sé e cioè circa 80 euro. Poi alla loro pretesa di ricevere almeno 400 euro per il “danno”, mi ha telefonato per chiedermi consiglio, e solo a quel punto i truffatori si sono dileguati”.

La donna, stando alla ricostruzione social del figlio, purtroppo non ricorda il modello della macchina dei truffatori, che nel frattempo per accelerare la consegna di denaro, le avevano messo fretta dicendole che dovevano portare la figlia al Bambin Gesù.

“Attenzione – ha concluso il giovane che ha denunciato i fatti alla Forze dell’Ordine -, ho condiviso lo spiacevole accaduto proprio per mettere in guardia la cittadinanza da questi soggetti che potrebbero essere ancora in circolazione per riprovarci con altri”.