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Blitz dei carabinieri nei Bed & Breakfast tra Ostia e Civitavecchia: otto strutture chiuse e centinaia di multe

Variegato il ventaglio di illeciti compiuti dai gestori dei Bed & Breakfast controllati dai militari dell’Arma

Controlli a tappeto dei carabinieri sui Bed & Breakfast attivi sul litorale tra le località di Ostia e Civitavecchia.

Variegato il ventaglio di illeciti compiuti dai gestori dei Bed & Breakfast controllati dai militari dell’Arma

I militari dell’Arma nell’ambito di un’operazione finalizzata al contrasto dell’illegalità e alla tutela dei turisti ospitati nelle strutture ricettive del litorale hanno passato al setaccio 249 location il 10% delle quali risultate irregolari e disposto la chiusura di 8 B&B, la denuncia di 10 gestori all’autorità giudiziaria e comminato 39 multe per circa 78mila euro.

Gli esercizi turistici chiusi per mancanza assoluta di autorizzazioni pubblicizzavano la propria offerta anche attraverso i principali portali web di prenotazione ed erano dislocati nel modo seguente: due nell’area di Ostia, uno in quella di Civitavecchia, uno in zona Ponte Galeria, due a Cesano e altri due a Bracciano.

Oltre all’area costiera, infatti, le verifiche a pioggia hanno riguardato alcune strutture situate nella, in particolare via cassia, ma anche altre località di villeggiatura situate a nord della metropoli per esempio Monterotondo.

In altre 25 strutture, quindi circa il 10% di quelle soggette ad accertamento, sono emerse irregolarità amministrative di varia natura sanzionate con multe per un totale complessivo di oltre 78mila euro.

Variegata la casistica delle infrazioni oggetto di altrettante sanzioni. Nove i gestori che hanno omesso di comunicare le generalità delle persone alloggiate presso le proprie strutture all’autorità di Pubblica Sicurezza, o che non hanno completato le procedure di identificazione degli ospiti. In questo caso i responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’articolo 109 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tuel) che dispone l’obbligo di registrazione degli alloggiati. Un obbligo che riguarda anche chi svolga attività ricettive di carattere saltuario.

Una delle denunce ha poi riguardato il titolare di un’attività turistica che aveva omesso di sottoporre alcuni dei propri dipendenti alla visita medica periodica del lavoro così come stabilito dalla normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Altre violazioni amministrative sono state contestate per la mancata esposizione della tabella dei prezzi massimi praticati all’ingresso della struttura ovvero nelle camere, ovvero per l’applicazione ai turisti di prezzi massimi difformi da quelli esposti, e la dotazione, in modo permanente, di un numero di posti letto superiore a quello indicato nella “segnalazione certificata di inizio attività” (SCIA) o, infine, per la mancata residenza, da parte del gestore, nella sede del B&B.

Sono state 422 le persone ospiti delle strutture identificate durante le operazioni di controllo. Quarantasei di queste sono risultate avere precedenti penali e nel caso di una coppia di coniugi anche per reati di associazione a delinquere di tipo mafioso.