Dai rubinetti della frazione di Bracciano non esce più un goccio d'acqua da 26 giorni
Hanno atteso che qualcosa cambiasse, i residenti di Sambuco, frazione di Bracciano, rimasti senz’acqua da quasi un mese. Dopo una miriade di pec e un articolo di denuncia, è arrivato solo un tecnico di Acea Ato 2 per dare la notizia devastante, che un filo d’acqua arriva ai contatori, ma la pressione assente non lo porta nelle case.
Domani confidano nella presenza del Sindaco di Bracciano, i cittadini della frazione di Sambuco che stanno lottando da quasi un mese con l’arsura, e l’assenza di un servizio essenziale per vivere: l’acqua nelle abitazioni.
Dai rubinetti della frazione non esce più un goccio d’acqua da 26 giorni. Un tempo limite per la sopportazione di un disservizio da Medioevo, che ha costretto molte persone a trasferirsi dai parenti, e quando non era possibile, per la presenza di invalidi totali, a vivere dei disagi inaccettabili.
“Continuiamo a stare senz’acqua – spiega una residente -, e ora la novità come una spada di Damocle, è che dobbiamo organizzarci autonomamente con una cisterna per farla arrivare ai contatori. Un’assurdità – prosegue – perché la mia casa sta a pochi metri dai contatori e non arriva comunque. Ci vogliono far credere delle cose, ma il problema vero è che manca la spinta della pressione per fare arrivare l’acqua nelle case”.
Il tutto è iniziato con l’estate: “I problemi sono partiti con la stagione balneare. In inverno qui c’è un bel getto – spiegano -, che è sparito all’improvviso. Il sospetto è che l’acqua che non arriva a noi, arriva abbondante a Sasso, Pian della Carlotta, Cerenova e Campo di Mare, dove più conviene per la presenza del turismo. Il colmo poi, è che a Cerenova le fontanelle rotte fanno sgorgare acqua di continuo. Uno spreco mentre noi siamo assetati”.
Domani sabato 17 agosto, è intanto stato organizzato un sit-in di protesta contro Acea Ato 2 per radunare la comunità di cittadini che sta subendo i gravi disagi.