Salgono i numeri del turismo nautico. Intanto le acque di Ostia accolgono un superyacht tra i più grandi al mondo, tra verità e leggenda l'imbarcazione porta con sé i ricordi della mondanità di lusso
Ha una storia quasi leggendaria il superyacht che in queste ore è possibile vedere lungo la costa di Ostia, di fronte al Porto turistico di Roma. Si tratta, infatti, dell’Atlantis II, un’imbarcazione che era stata realizzata per l’armatore greco Stavros Niarchos. Un segno dell’opulenza e della grandezza del magnate, che lanciava con questo superyacht una sorta di sfida ad un altro degli armatori più noti al mondo suo contemporaneo, Aristotele Onassis.
Oggi questo elegantissimo superyacht è di proprietà di Philip Niarchos, figlio di Stavros. Atlantis II si trova nelle acque antistanti Ostia ed è solo l’ultima di una serie di apparizioni dell’estate 2024, che ti fanno lasciare gli occhi in mare dopo averli per bene aperti per tentare di curiosare il più possibile e carpire chissà quale segreto nascosto.
Si tratta di uno dei più grandi superyacht al mondo. Lungo 116 metri, può ospitare 26 persone distribuite in 13 cabine più 17 membri dell’equipaggio in altre 8 cabine.
E’ stato costruito nel 1981 su progetto di Caesar Pinnau ed è alimentato da due motori diesel Pielstick raggiungendo una velocità massima di 14 nodi. Il suo valore stimato è di 100 milioni di dollari ed ha un costo di gestione annuo di circa 10 milioni di dollari.
Una superbarca con cui Niarchos voleva superare in grandezza e opulenza Onassis e il suo yacht Christina O, dedicato alla figlia, che però aveva dimensioni minori, visto che era lungo “solo” 99 metri.
Niarchos è stato per anni una figura di rilievo sia nel settore petrolifero che nella vita mondana. Si sposò cinque volte. Gli ultimi due matrimoni furono con Charlotte Ford, nel 1965, figlia del magnate automobilistico Henry Ford II, e con Athina Mary Livanos nel 1971, sorella della sua terza moglie Eugenia, nonché prima moglie di Aristotele Onassis.
Il turismo nautico nel Lazio ha avuto una crescita del 40 per cento. Un dato che emerge dalla presenza di imbarcazioni al Porto turistico di Roma, con i suoi 840 posti barca da 8 a 55 metri, 100 locali commerciali e una splendida passeggiata di 1200 metri lungo la banchina.
Dal 1 maggio ad oggi gli yacht a vela e a motore ormeggiati, per un periodo compreso tra uno e sette giorni, sono stati 1227 mentre nel 2023 erano stati 876.
L’incremento maggiore ha interessato prevalentemente la categoria delle imbarcazioni più piccole, tra gli 8 e i 10 metri, rispettivamente con un +135% e un +122% rispetto al 2023.
In rialzo anche il dato degli yacht tra 12 e 15 metri, dove si registra un +36% e un +49%.
I superyacht, date le dimensioni, non possono essere ospitati al Porto turistico. Eppure ben 19 ne sono stati avvistati da inizio maggio ad oggi. Fondamentale la vicinanza con l’aeroporto Leonardo da Vinci.
Dal 1 maggio ad oggi si sono visti 19 megayacht da 45 a oltre 110 metri, che si sono comunque appoggiati al porto per i servizi. L’ultimo, in ordine temporale, è quello giunto stamattina, Atlantis II. Ma tantissimi i nomi famosi di questa estate. Dal Dar a Opera dello sceicco, passando per Excellence o il Launchpad di Mark Zucherberg, arrivato con uno yacht d’appoggio da 66 metri (per dettagli leggi qui).
Tra i diportisti che scelgono questa marina, il 60% sono italiani mentre tra gli stranieri il 47% sono francesi, seguiti da tedeschi e inglesi, con permanenza media di 4 giorni.
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