Auto pirata finisce a tutta velocità contro una casa. I residenti: "Poteva fare una strage"
Momenti di terrore a Centocelle la scorsa mattina, quando un’auto è finita a tutta velocità contro una casa, sfondandone il perimetro del giardino sul marciapiede.
Solo un miracolo ha voluto che in quel momento, intorno alle 7,00, nessuno stesse camminando in quell’angolo di strada, nel quadrante densamente abitato e pieno di attività commerciali, tra Via dei Glicini e Via Tor De Schiavi.
Nemmeno il marciapiede sul quale è finito il veicolo Toyota CHR, è riuscito a frenare la corsa dell’automobile, che con una forza distruttiva, ha buttato giù circa dieci metri di ringhiera danneggiato l’esterno dell’abitazione.
Quando gli uomini e le donne della Polizia Locale del Gruppo Casilino sono arrivati sul posto, chiamati dai cittadini spaventati che qualcuno fosse rimasto travolto, si sono trovati difronte una scena da brivido, con il veicolo entrato per metà all’interno del giardino a creare il terrore per i proprietari.
Sotto la ringhiera sfondata dall’auto-bolide, finita contro la casa e tirata fuori dai Vigili del Fuoco, fortunatamente invece, non c’era nessuno, così come nessuno è stato trovato nell’abitacolo dell’auto o nei pressi di quel disastro.
Il conducente si era infatti dato alla fuga, incurante oltre ai danni provocati, della possibilità di aver travolto e ferito qualcuno. Ora gli agenti della Polizia Locale del gruppo gli stanno dando la caccia, e le indagini potranno avvalersi di telecamere di videosorveglianza per ricostruire il sinistro e la corsa folle di un ignoto pirata della strada.
Il pericolo di quell’incrocio dove ogni due giorni succede un incidente provocato soprattutto dalla velocità e dallo stop non rispettato, è stato più volte segnalato dai residenti che hanno lamentato anche come sia il parcheggio selvaggio delle auto parcheggiate agli angoli ad impedire totalmente la visuale.
Al momento non può essere esclusa nessuna pista, nemmeno quella di un brutale avvertimento della criminalità a qualche ignaro residente di quell’isolato.
Le immagini di copertina sono estratte da Welcome to Favelas.