La tensostruttura non sarà allestita, dalla Prefettura un'altra indicazione
La tensostruttura per i clochard non sarà allestita a Termini. Il mega punto di accoglienza si sposterà a meno di un chilometro.
Dopo che qualche giorno fa il Campidoglio ha ribadito la volontà di realizzare entro il Giubileo quattro tensostrutture per i clochard, ieri il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza tenuto in Prefettura, ha indicato per Termini una soluzione alternativa.
Il tendone per il servizio a bassa soglia previsto in piazza dei Cinquecento – stessa collocazione dell’hub vaccinale allestito per l’emergenza Covid – non sarà allestito.
Sarà una struttura in in un’area di proprietà delle Ferrovie dello Stato ad ospitare i senzatetto. Una struttura che si trova a 700 metri di distanza dalla prima soluzione.
La tensostruttura, già acquistata, rimarrà per ora in dotazione alla Protezione civile.
A spiegare i motivi del cambio il sindaco, Roberto Gualtieri: “Il cronoprogramma del cantiere in piazza dei Cinquecento è cambiato. I tempi sono un po’ più rapidi del previsto quindi quell’area sarà rimessa a nuovo e necessaria per la funzionalità della piazza”.
Gualtieri ha inoltre aggiunto che lo spostamento della tensostruttura comporterà una rimodulazione dell’intervento.
La deputata della Lega, Simonetta Matone e il deputato di FdI Federico Mollicone hanno subito rivendicato, con rispettive note alla stampa, di aver sbloccato l’impasse. “Siamo stati la prima forza politica, nell’aprile scorso, a sollevare il problema e oggi (ieri, ndr) a portarlo a soluzione”, ha specificato Mollicone.
Diversa la posizione di Paolo Ciani, segretario di Demos: “I colleghi parlamentari che gioiscono per lo spostamento della tensostruttura sono gli stessi che vanno in giro a sobillare i comitati di quartiere contro i senza fissa dimora. Che confondono con cinismo e nonchalance criminalità e poveri”.
“Avevamo subito manifestato contrarietà rispetto alla localizzazione, alle dimensioni ed al modello di accoglienza proposto dal Sindaco Gualtieri”, hanno affermato il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, e il presidente della Commissione Trasparenza del Municipio Roma 1, Stefano Tozzi.
“La scelta avrebbe creato situazioni di possibile degrado che si aggiungono alle tante criticità delle aree limitrofe alla stazione, soprattutto durante il Giubileo quando lo scalo ferroviario sarà invaso da milioni di pellegrini e, oltre al decoro e all’immagine della Capitale, occorrerà garantire ordine pubblico e sicurezza“, hanno aggiunto.