Castelnuovo, Lucia Felici forse soffocata: il marito confessa l’omicidio

La donna potrebbe essere stata soffocata, la procura di Tivoli dispone l'autopsia

Lucia Felici e i carabinieri sul posto

Potrebbe essere stata soffocata o forse strangolata Lucia Felici, la 76enne di Castelnuovo di Porto, trovata morta nella mattinata di oggi, 9 agosto, nella sua camera da letto. Il medico legale non avrebbe rilevato segni di violenza sul corpo. L’ipotesi, però, resta quella dell’omicidio che è stato, alla fine, confessato dal marito.

La donna potrebbe essere stata soffocata, la procura di Tivoli dispone l’autopsia

L’uxoricida Carmine Alfano, conosciuto in paese come Franco, 83 anni, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela con la vittima.

A scoprire il cadavere in casa i carabinieri allertati poco prima attraverso il 112 da una vicina di casa. “La mia vicina urlava, gridava aiuto…poi non ho sentito più nulla“, ha riferito.

Per entrare nell’appartamento è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco.

Il pensionato è stato subito sottoposto a fermo, nella casa di via Bellavista al civico 8, dove ora i vicini ripetono di non avere mai avuto sospetti su atteggiamenti violenti di lui.

Quando i militari sono entrati nell’appartamento il corpo della 75enne era a terra e l’uomo accanto in stato confusionale.

Secondo una prima ricostruzione, ancora tutta da verificare, la donna sarebbe morta probabilmente soffocata o strangolata. La procura di Tivoli ha disposto l’autopsia per ricostruire le cause della morte.

I vicini li descrivono come una “coppia tranquilla, mai litigi“. Sia la donna che il marito da quanto emerso non soffrivano di particolari problemi di salute.

Due femminicidi in pochi giorni

Per il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto, il caso va inquadrato come un femminicidio. Il secondo in pochi giorni, nello stesso quadrante dell’hinterland di Roma.

Martedì mattina a Fonte Nuova un pensionato di 73 anni, Domenico Ossoli, ha ucciso con la sua Beretta la moglie Annarita Morelli, 72 anni.

Secondo i familiari l’uxoricida non accettava la separazione ed aveva più volte ventilato che “gliel’avrebbe fatta pagare“. La decisione finale poi l’aveva maturata il 4 agosto quando la donna per liberarsi delle ossessività del marito gli aveva detto, mentendo, di avere una nuova relazione.

L’uomo arrestato per omicidio premeditato aggravato da motivi abietti oggi è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia, ma ha scelto di non rispondere alle domande del magistrato.

Ossoli si è subito costituito ai carabinieri accorsi, poi ha sostenuto che non era sua intenzione uccidere la moglie. “Volevo solo colpirla alle gambe“, si è giustificato. Una tesi smentita subito dall’esame esterno del corpo.

Il medico legale ha accertato che la donna è stata uccisa da un unico colpo di arma da fuoco esploso a “bruciapelo” all’altezza del deltoide sinistro, una articolazione della spalla.

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