Ancora uno stop per l’apertura della Casa della Cultura che l’amministrazione municipale ha individuato nell’ex mercato San Fiorenzo, in via Calenzana a Ostia. E’ andato il deserto il bando pubblico lanciato dal X Municipio per sgomberare la struttura che negli anni passati aveva ospitato la Città del Bambino, Chiqui Park.
E’ andato deserto il bando lanciato dal X Municipio per lo sgombero dei giochi contenuti nell’ex mercato San Fiorenzo destinato a Casa della Cultura
Continua a essere travagliato il percorso intrapreso dall’amministrazione locale per trovare un uso pubblico dell’ex mercato San Fiorenzo di via Calenzana. Dopo la decadenza del punto verde qualità “La duna” dichiarata dall’amministrazione comunale, in parte dell’ex struttura mercatale sono rimasti i giochi istallati dal Chiqui Park nel 2004.
In particolare il grande salone della superficie di 150 metri quadrati e alto una decina di metri è occupato da ciò che rimane del “percorso avventura”, una serie di scivoli e una piscina di sfere di plastica. La struttura, alta otto metri e servita da una scala, era utilizzata per i bambini dai 4 ai 12 anni. Quel gigante tubolare impedisce la piena fruizione dell’ampio salone di piano terra e, quindi, va rimosso.
Il X Municipio, con un avviso pubblico lanciato il 19 luglio, per individuare il soggetto che volontariamente e senza oneri avrebbe provveduto allo “smontaggio, rimozione, eventuale smaltimento delle parti inutilizzabili, trasporto in altra sede della struttura in questione”. Il 5 agosto il direttore amministrativo del X Municipio, Marcello Visca, ha preso atto che la Manifestazione d’interesse per la dismissione della struttura modulare con un’area ‘soft games’ presso l’immobile denominato Casa della Cultura (già ex “Mercato san Fiorenzo”) di via Calenzana e smaltimento della stessa mediante assegnazione a titolo gratuito, è andata deserta.
Il problema, dunque, resta irrisolto e l’impiego dell’ex mercato in Casa della Cultura, edificio tuttora esposto a ogni genere di atti di vandalismo e a rischio di occupazione, viene rinviato a data ancora indefinita.