Militante aggredito con manganello e calci: fermato un uomo con kippah
Ha notato un soggetto mentre stava strappando i manifesti di solidarietà con il popolo palestinese, e nel tentativo di fermarlo è stato aggredito con un manganello retrattile e poi colpito con diversi calci all’inguine.
L’uomo assalito stamattina domenica 4 agosto, è Giovanni Barbera, militante di Rifondazione Comunista, che ha cercato di rifugiarsi davanti alla sede della federazione di Roma del Partito, danneggiata dall’aggressore fermato dalle Forze dell’Ordine.
Aveva il kippah e potrebbe dunque essere appartenente alla comunità ebraica, l’uomo fermato e identificato dai Carabinieri, dopo aver aggredito un militante di Rifondazione Comunista nei pressi della federazione di Roma.
A denunciare il grave episodio è stato Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, che ha raccontato i momenti di paura vissuti questa mattina, quando un uomo si è avvicinato alla sede di Piazzale degli Eroi e si è messo a strappare dal muro i manifesti di solidarietà con il popolo palestinese:
E’ stato allora che Giovanni Barbera è intervenuto per dirgli di smettere scatenando la reazione inaspettata e violenta dell’uomo, che ha tirato fuori un manganello retrattile e una bottiglia per colpire il militante di Rifondazione Comunista.
“Sono riuscito ad indietreggiare per rifugiarmi all’interno della sede ma sono stato colpito con diversi calci all’inguine” – ha spiegato il responsabile dell’organizzazione della federazione di Roma e componente del Cpn.
Oltre all’aggressione, l’uomo sarebbe responsabile anche di danneggiamenti alla sede della federazione di Roma a Piazzale degli Eroi, con la distruzione di una vetrata.
“Un episodio che ci amareggia – ha dichiarato Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – perché ancora una volta si confermerebbe la deriva della comunità ebraica romana. L’identificazione con Israele, anche quando a guidarlo è l’estrema destra di Netanyahu, sta conducendo verso posizioni e comportamenti inaccettabili. Siamo solidali con la causa palestinese proprio per fedeltà ai principi democratici, internazionalisti e antifascisti che ci impongono di contrastare l’antisemitismo”. Ci aspettiamo che i vertici della comunità ebraica condannino questa aggressione” – ha concluso.