Ucciso da un malore un senza dimora conosciuto nel quartiere affacciato sul Tirreno
Lo hanno trovato riverso sul marciapiedi, stroncato da un malore improvviso, probabilmente un infarto forse facilitato dalle ondate di calore implacabili che attanagliano in questi giorni anche il Lido di Roma. I sanitari del 118, allertati da una pattuglia della polizia accorsa sul luogo sono arrivati quando ormai non c’era più nulla da fare.
L’uomo, un senza dimora 52enne di nazionalità polacca conosciuto anche dalle forze dell’ordine è stato trovato esanime a terra intorno alle 18.00 di oggi pomeriggio, venerdì 2 agosto da un passante che ha allertato il numero unico delle emergenze e gli agenti del X Distretto di polizia. Il cadavere, abbandonato, giaceva in un parcheggio adiacente a via della Paranzella.
La salma è stata affidata al medico legale dell’ospedale Grassi chiamato a effettuare l’autopsia sul cadavere nei prossimi giorni.
Al di là della vicenda, i cui contorni saranno chiariti dall’esame necroscopico e dagli accertamenti effettuati dall’autorità giudiziaria, è evidente il fatto che un episodio come questo evidenzi il vuoto pneumatico di istituzioni e servizi sociali nel fronteggiare una situazione di degrado in cui versano anche altre zone centrali della cittadina tirrenica, come piazza Anco Marzio. Piazza dove i commercianti si sono mobilitati in questi giorni nel tentativo di mettere una pezza alla presenza di una coppia di senza tetto ormai di casa tra i tavolini e gli ingressi dei locali di zona.
Una situazione che ha spinto la Prefettura di Roma ad annunciare operazioni di sgombero capaci di risolvere, per esempio, anche l’intricata vicenda dell’occupazione abusiva dell’ex colonia Vittorio Emanuele III situata sul lungomare Paolo Toscanelli di Ostia.
Il prefetto Lamberto Giannini ha infatti, recentemente, risposto a Mariacristina Masi, consigliere di Fratelli d’Italia in assemblea capitolina, che ne aveva sollecitato l’intervento poco dopo l’insediamento di Giannini ai vertici dell’Ufficio territoriale di Governo.
La Prefettura, in una lettera protocollata martedì 9 luglio ha, infatti, assicurato all’esponente di Fdi di aver eseguito tutti gli accertamenti necessari precisando che il “complesso immobiliare è attualmente occupato da circa 47 persone di varia nazionalità di cui 17 in possesso di regolare certificato di residenza e alcuni minori”.
Nella missiva si pone anche l’accento sulle iniziative avviate dal X Municipio per “individuare strutture adeguate a dare alloggio ai nuclei familiari che ne hanno diritto”.
Si tratta di un passaggio propedeutico alle operazioni di sgombero che “saranno pianificate nei confronti di chi risulterà essere ancora abusivo” dopo che le persone in regola “verranno trasferite in luogo appropriato” (leggi qui).
Mancano spazi e la volontà politica di dare una svolta capace di restituire dignità a chi vive in strada ma anche alla cittadina
Ma è proprio la mancanza di luoghi appropriati che impedisce di imprimere una svolta al problema dei senza tetto che si spingono verso il mare dove è più facile piantare una tenda e trovare sistemazioni che sfuggono alle regole della decenza cui avrebbero diritto ma che i servizi sociali del Comune non sono in grado di garantire.
Ed ecco che nell’inerzia delle istituzioni si insinua lo spettacolo che fa dell’accattonaggio e della mancanza assoluta di decoro un problema suscettibile di incidere anche sull’immagine, a tinte forti, capaci di far passare in secondo piano valori assoluti dal punto di vista turistico a iniziare da un’acqua di mare cristallina invidiabile e mai seconda a località ben più blasonate di Ostia nel panorama nazionale.
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