L'ultima aggressione dello spray in un gettonato locale della Capitale: clienti fuggono con gli occhi infiammati
Dopo il tentato regolamento di conti sul Lungotevere il 30 luglio scorso, da parte di un uomo armato di pistola replica e spray al peperoncino, altri due sono stati i soggetti bloccati per aggressione e rapina con spray urticante in centro. I diversi casi di reati con tecnica analoga, con oltre cinque arresti in nemmeno 48 ore dal primo episodio criminale, sta facendo diventare il fenomeno un nuovo motivo di paura tra romani e turisti.
Dal rapinatore strangolatore che gira con i guanti, per immobilizzare dal collo le sue vittime, fino alle aggressioni e le rapine in strada e nei locali con l’arma dello spray al peperoncino, i crimini nella Capitale stanno diventando sempre più un motivo di preoccupazione per romani e turisti, in questa estate già difficile in città per le alte temperature.
Il caso più recente è avvenuto a mezzanotte della scorsa sera, quando il caos e gli effetti devastanti per occhi e gola, si sono diffusi in un gettonato locale di Via Principe Amedeo.
Qui due uomini erano stati notati mentre accerchiavano degli avventori, una coppia che si era appena seduta, e sulla quale i malviventi si sono avventati per sottrarre oggetti di valore e poi guadagnarsi la fuga spruzzandogli contro l’urticante.
Immediatamente la sicurezza del locale si è attivata, ed è nata una colluttazione, a cui per sfuggire, gli aggressori armati di spray al peperoncino, hanno estratto le bombolette e spruzzato l’urticante contro le vittime e la security, scatenando il panico.
Immediatamente la sostanza si è sparsa nell’aria, provocando la fuga generale dei clienti, mentre il titolare dell’attività “Capri”, cercava di bloccare quella dei criminali.
Nonostante il fastidio a occhi e gola, è stato proprio l’esercente a riuscire a trattenerli fisicamente per il tempo necessario all’arrivo degli agenti di Polizia di stato del Commissariato Viminale.
I due arrestati sono intanto stati identificati come due uomini tunisini di 21 e 27 anni, soggetti che allungano la lista di criminali che con tecnica analoga stanno tentando di fare mambassa di borse, cellulari, e preziosi il turismo di mezza estate.
Tutti i casi citati sono stati fermati, e nei casi di furto gli oggetti restituiti, ma quanto può restare della già brutta esperienza ora, sono anche i danni altri occhi e alla pelle, che vanno ulteriormente messi in preventivo nei locali e circolando nei mezzi pubblici.