Alla vista della vittima non aveva saputo trattenere apprezzamenti e proposte indecenti: 60enne arrestato dopo l'ennesimo blitz persecutorio a Trastevere
Seduto ai tavolini o appoggiato al bancone del bar, non avrebbe mai mancato un’occasione per farsi avanti con la vittima, l’uomo di 60 anni che invaghito della barista, non era riuscito a trattenersi, facendole proposte imbarazzanti con modi a dir poco persecutori.
La donna, ormai ridotta ad una condizione di forte disagio sfociato in ansia, in diverse occasioni aveva deciso di rivolgersi alle Forze dell’ordine, prima che la situazione degenerasse. Ma nonostante le ben quattro denunce, sporte per atti persecutori nei confronti dell’uomo, il cliente era tornato di nuovo alla carica.
E’ stato infine arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Monteverde, il 60enne romano diventato l’incubo di una giovane barista, dipendente di un’attività commerciale in zona Gianicolense.
Da quando era entrato in quel bar di Trastevere la prima volta, e aveva visto la 37enne dietro al bancone, affaccendata con le richieste di caffè e cornetti dei clienti, non sarebbe più riuscito a trattenersi in commenti e apprezzamenti, ai quali da principio l’impiegata, seppur infastidita, non aveva dato troppo peso.
Quando però quegli sguardi e le mezze parole dell’uomo, sono in breve tempo peggiorati e pericolosamente evoluti in proposte insistenti e imbarazzanti, la vita lavorativa della giovane romana, era diventata un inferno.
Per quattro volte la donna aveva così deciso di trasformare la sua paura nella determinazione di denunciarlo, per non vivere quell’incubo da sola e per difendersi da quell’uomo sconosciuto, a cui lei non aveva mai dato confidenza.
E’ stata questa la mossa vincente che ha permesso ai Carabinieri, intervenuti dopo l’ultimo blitz molesto dell’uomo, di trarlo in arresto per i reiterati comportamenti persecutori nei confronti della giovane barista, che come lo ha visto ripresentarsi all’interno del bar, spaventata anche per le possibili ritorsioni per le denunce ricevute, ha allertato il Numero Unico per le emergenze 112.
Il 60enne bloccato dai militari, è stato ristretto nel carcere di Regina Coeli dove resterà dopo la convalida dell’arresto. Ora dovrà rispondere dei reati di atti persecutori di cui è gravemente indiziato.