Lo scomparso rintracciato dagli uomini della Polizia Locale: si era smarrito dall'aeroporto di Fiumicino dopo il bug informatico
Vagava per Roma da giorni dopo essere scomparso da un ospedale, il Sant’Eugenio. Poi, forse, il tentativo di chiedere aiuto o qualcosa da mangiare in un campo rom e il salvataggio da parte degli uomini della Polizia Locale.
Era scomparso da alcuni giorni Yousef, l’algerino 68enne residente in Spagna, rintracciato nella serata di ieri, martedì 23 luglio, da una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale, nei pressi del campo nomadi di Castel Romano.
Gli agenti dell’Unità SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), nel corso della consueta attività di vigilanza nella zona, hanno notato, intorno alle 23, una persona che cercava di accedere al campo.
Subito fermata e avviate le procedure per l’identificazione e le verifiche di rito per accertare la regolare presenza sul territorio nazionale, gli operanti hanno appurato la presenza di una denuncia di scomparsa, risalente a venerdì scorso, quando l’uomo si è allontanato dal pronto soccorso del Sant’Eugenio facendo perdere le proprie tracce e non dando più notizie.
Una giornata da incubo per l’uomo, affetto da Alzheimer. Il primi segni di inquietudine e agitazione all’aeroporto di Fiumicino bloccato dai disagi per il bug informatico. L’uomo – assistito dalla nipote – sarebbe dovuto rientrare in Spagna. Invece è stato necessario chiede l’assistenza di un’ambulanza che lo ha trasportato all’ospedale Grassi da dove è stato subito trasferito al Sant’Eugenio.
Qui gli ultimi contatti e poi la sparizione per cui – su denuncia dei familiari – si erano subito attivati non solo gli agenti del commissariato Esposizione all’Eur, più comandi dei vigili urbani, ma anche il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi.
Dopo la cabina di regia con la Prefettura di Roma le ricerche sono state ampliate anche con il supporto della protezione civile e i cani molecolari che hanno battuto in particolare il quartiere Mostacciano dove risultava attivo il telefonino dello scomparso. Un telefonino poi non trovato, probabilmente perché perso o rubato.
La pattuglia ha accompagnato così il sessantottenne presso gli uffici, procurandogli alcuni beni di prima necessità e una sistemazione per riposare, in attesa di contattare i parenti per comunicare il ritrovamento del loro caro.
Ieri dalla Spagna era arrivato anche il figlio dello scomparso per seguire da vicino le attività di ricerca. Poi la buona notizia.