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Ostia, striscioni contro il presidente della Lazio Claudio Lotito

Il presidente della Lazio Lotito torna al centro delle proteste dei tifosi contro i suoi metodi di gestire la società

Ancora una contestazione pubblica e sfacciata. Ma soprattutto pesante, nei toni e nei contenuti. Il presidente della Lazio Claudio Lotito torna nel mirino dei suoi detrattori e, nel caso specifico, di ignoti che hanno tappezzato Ostia e il suo entroterra di striscioni con insulti indirizzati al patron della squadra biancazzurra di serie A.

Il presidente della Lazio Lotito torna al centro delle proteste dei tifosi contro i suoi metodi di gestire la società

Le scritte su cartone rinforzato, dipinte con vernice nera e appese al muro con scotch da pacchi riportavano una frase inequivocabile: “Lotito Boia”.

Gli striscioni campeggiavano sia presso la stazione Lido Nord della metro ferrovia di collegamento tra il litorale e la metropoli, sia su un cavalcavia situato nei pressi della località di Acilia che fa parte dell’entroterra di Ostia.

A rimuoverli sono stati i poliziotti del X Distretto che li tengono per il momento sotto custodia in attesa della presentazione di un’eventuale denuncia o querela da parte del diretto interessato peraltro abituato a essere oggetto di veementi censure da parte dei sostenitori della Lazio che ha concluso l’ultimo campionato di massima serie al settimo posto.

Una performance che ha indotto, tra l’altro, circa 6mila tifosi biancocelesti a scendere in piazza il 15 giugno scorso per l’ennesima protesta contro la gestione del club.

Alla base della querelle accuse che tornano a ripetersi in modo ciclico da diversi anni soprattutto in merito all’impegno economico finanziario ritenuto non all’altezza delle tradizioni della squadra che vanta radici antiche.

Contestazioni accentuate anche da scelte tecniche ritenute discutibili, sia per quanto riguarda l’acquisto di nuovi componenti destinati a far parte della rosa, sia sugli allenatori ingaggiati.

L’’ultimo corteo era stato autorizzato dalla questura ed era partito da Ponte Milvio, luogo simbolo del tifo laziale, per concludersi con un sit-in di fronte allo stadio Flaminio in predicato di diventare il punto di riferimento esclusivo della società dopo che saranno stati eseguiti i lavori di riqualificazione.

Le richieste sono tanto semplici quanto ovvie. I tifosi laziali, inclusi quelli di Ostia Lido, vogliono da un lato tornare a vincere e, dall’altro, ad avere un ruolo attivo sulle scelte destinate a impattare sulla formazione evitando errori come quello che, a loro giudizio, ha portato alla nomina di Marco Baroni nel ruolo di allenatore.

Di qui la richiesta avanzata a Lotito in modo minaccioso ed implicita anche negli striscioni appesi sul litorale romano e il suo immediato entroterra, affinché si faccia da parte. Pretesa più volte declinata dal presidente della Lazio che ha già avuto modo di ribadire la sua volontà di restare al timone della società.