Apertura

Il Campidoglio: “Se non si aprono le discoteche a Ostia la colpa non è nostra”

L’assessore comunale alla Cultura risponde così agli operatori turistici che protestano contro il Campidoglio per aver bloccato tutti i permessi per le discoteche sulle spiagge

La colpa della mancata apertura delle discoteche sulle spiagge di Ostia non è del Comune di Roma ma di chi non si mette in regola. E’ questa la sintesi della replica dell’amministrazione capitolina alla protesta dei sindacati imprenditoriali di Ostia all’accusa di aver silenziato le notti lidensi.

L’assessore comunale alla Cultura risponde così agli operatori turistici che protestano contro il Campidoglio per aver bloccato tutti i permessi per le discoteche sulle spiagge

Com’è noto durante quest’estate le discoteche solitamente funzionanti negli stabilimenti balneari di Ostia sono spente. Chi ha aperto, o è stato sanzionato con una multa oppure si è visto sequestrare l’area destinata all’intrattenimento musicale.

La profonda crisi turistica determinata dalla mancanza di eventi significativi e dal profondo degrado nel quale versa Ostia, era stata all’origine di una vibrante protesta inoltrata al sindaco Roberto Gualtieri il 27 giugno da una dozzina di associazioni del territorio capeggiate da Ostia Imprese e Professioni. Al coro di lamentele si sono unite ieri anche Federbalneari, Confcommercio e Sib, sindacati datoriali che inizialmente si erano dissociati.

Nella nuova protesta ci si lamenta delle mancate autorizzazioni per discoteche e spettacoli musicali, facendo appena un accenno che questa sia “solo l’ultima delle défaillance da registrare nella più ampia ed articolata offerta turistica del Mare di Roma”. Ed è appunto alla sola querelle sulle notti in musica che l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, risponde.

Non c’è alcun ritardo da parte del Comune nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni alle attività di pubblico spettacolo negli stabilimenti balneari – dice l’amministratore capitolino – ma solo il rigoroso dovere di compiere i necessari accertamenti a garanzia della sicurezza di tutti, a partire dai cittadini. Noi abbiamo sempre voluto procedere al rilascio delle autorizzazioni e siamo consapevoli dell’importanza che il settore dell’intrattenimento estivo del litorale riveste sia per gli operatori sia per i cittadini, soprattutto per i più giovani. Anche in applicazione dell’Ordinanza del Sindaco dello scorso 30 aprile ci sono però dei passaggi e delle prescrizioni di legge precisi da rispettare che richiedono atti e documentazioni che, tra l’altro, coinvolgono più soggetti pubblici esterni al Comune di Roma. Questa documentazione nella gran parte dei casi non è stata resa disponibile ed è per questo che il Dipartimento Attività Culturali non ha ancora potuto procedere con le autorizzazioni di competenza che l’anno scorso, ad esempio, furono rilasciate nei casi in cui erano complete e corrette. Lo ribadisco: noi vogliamo venire incontro agli operatori del settore ma deve essere chiaro che questo è possibile solo nel rispetto delle regole, che, insieme con la sicurezza dei cittadini, vengono prima di tutto”.

Peccato che l’assessore non spieghi perché negli anni passati le procedure erano valide e coerenti mentre quest’anno, quegli stessi passaggi non sono attuabili. Il risultato è che senza eventi, con gli stabilimenti inoperativi la sera, con la musica spenta, Ostia muore.

Mariacristina Masi: “Le colpe del sindaco”

La consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Mariacristina Masi, ha replicato con un pesante atto d’accusa alle parole dell’assessore Gotor. “Critichiamo fortemente la gestione di Gualtieri – sostiene Masi – che ha voluto riportare le deleghe del X Municipio sulle spiagge a Roma per umiliare ancora di più Ostia, per non occuparsene, per lasciarla indietro rispetto alle altre località balneari del Lazio. Questa è la realtà. Leggiamo oggi le dichiarazioni di Gotor, che condividiamo nella parte della necessità di ripristinare il rispetto delle regole di chi vorrebbe organizzare eventi nei propri locali, ma ci chiediamo: come mai l’Assessore, conscio della situazione, non ha ritenuto opportuno organizzare un calendario di eventi di intrattenimento per l’estate lidense? Il paesino più sperduto di Italia ha un calendario di spettacoli estivi promossi dal Comune sicuramente più interessante e cospicuo di quello di Ostia, in cui invece c’è il nulla assoluto. Ammesso che Gotor abbia mai fatto una passeggiata a Ostia, gli consigliamo di venire con noi un giorno a farsi un giro, così magari proverebbe un po’ di vergogna per una gestione così scellerata di uno dei quartieri più belli di Roma. Abbiamo scritto una lettera al Sindaco e abbiamo fatto presente in Aula che non c’è stato possibile comprendere nei tempi dovuti cosa si stesse organizzando per la stagione balneare 2024, perché non è stata convocata neanche una Commissione nonostante le nostre richieste partano da Settembre 2023. Avremmo voluto sapere già da tempo come si intendeva procedere per le spiagge libere e capire cosa si sarebbe organizzato sul piano degli eventi pubblici, ma purtroppo la reticenza dell’Amministrazione Capitolina targata PD ci ha tenuto all’oscuro di tutto. A tutto questo si aggiunge che, da quanto appreso a mezzo stampa, dalle ultime assunzioni della Polizia Locale sono stati previsti solo tre risorse in più per il Gruppo Mare, questo si aggiunge al fatto che abbiamo già denunciato, che non si sia provveduto per tempo a inviare rinforzi almeno il fine settimana, alla luce della situazione e dell’aggressione avvenuta nella ore scorse, ci chiediamo quindi come si intendano effettuare più controlli e garantire a turisti, bagnanti, cittadini romani di usufruire in sicurezza del mare di Ostia, se l’unico atteggiamento messo in campo dalla Giunta è quello dell’indifferenza.