Dopo la messa domenicale, avvocato va a pranzo in una rosticceria con moglie e bambini e all’improvviso l’aggressione. “Per favore tenga il cane al guinzaglio”, è bastata questa richiesta domenica mattina – il 21 luglio – a scateare la rabbia di un ragazzo uscito col suo molosso senza museruola e guinzaglio.
L’avvocato picchiato davanti alla famiglia, l’aggressore aizzava anche il cane
La vittima – Mauro Danielli, noto avvocato del foro di Roma – viene riempito di pugni alla schiena, picchiato davanti ai figli di 10 anni, mentre quel giovanotto fuori controllo gli aizzava anche il cane contro.
Ora il giovane è stato identificato dalla Polizia di Stato. E’ noto come il “Nero della Balduina”. Ventisei anni, romano, qualche grana con la giustizia alle spalle: era finito anni fa sotto inchiesta per aver taglieggiato dei commercianti stranieri e dei minorenni.
“Per darsi un tono – racconta a Canaledieci l’avvocato aggredito – urlava “Io sono di Tor Bella Monaca mica di Balduina”. E invece abita proprio nel quartiere dove è conosciuto da tuti proprio per le sue intemperanze”.
L’aggressione
E’ successo intorno a mezzogiorno e mezza. Il ragazzo entra col cane nel locale. La moglie dell’avvocato lo invita a tenerlo a guinzaglio. Lui le risponde con insulti irripetibili. L’avvocato lo invita a moderare i toni. Altra raffica di parolacce. E poi l’invito a uscire per strada dove si consuma l’aggressione.
Interviene la polizia
Arriva la Polizia, il ragazzo viene identificato e lasciato libero. Si può procedere solo a querela di parte, poi presentata dall’avvocato aggredito.
“Ho passato una vita a insegnare ai miei figli che bisogna comportarsi bene, rispettare le regole per non incorrere in conseguenze con la giustizia. E invece si sono ritrovati a vedere il padre picchiato da un esagitato e i poliziotti lasciarlo andar via… Che lezione avranno appreso dalla realtà?“, si è chiesto Danielli.
“Per fortuna il cane mi ha solo addentato un braccio senza stringere la morsa – aggiunge il penalista – E pensare che ero uscito per andare a messa e per pranzare fuori con la famiglia…”