Tra i più belli d'Italia e il più alto dei Monti Lucretili: per sabato propone frescura e la Sagra degli gnocchi
Fuga dal caldo romano per godere dei colori e della frescura di uno dei borghi più belli d’Italia. Con una raccomandazione all’apparenza inopportuna: portarsi un giacchino o un telo. A Orvinio – 380 abitanti, 840 metri di altitudine e 64 km da Roma – nella serata di sabato 20 luglio si festeggia la Sagra degli gnocchi. Piatti genuini e venticello assicurato.
E’ la sesta edizione: assicurerà cucina contadina da assaporare nelle piazzette al calar del sole. La Pro Loco – famosa per gli omaggi a fettuccine, cecamariti e polentone – propone ottimi gnocchi al sugo di pecora, patate fritte, hamburger e vino locale.
Nel piccolo paese tra la Valle dell’Aniene e il reatino che vanta anche il primato del borgo più alto del Parco dei Monti Lucretili conviene, però, arrivare qualche ora prima. Per ammirare i colori dei vicoli, il panorama sterminato sui monti, le distese di fiori (e secondo le stagioni di orchidee) alle Pratarelle.
E’ un paese presepe Orvinio tutto racchiuso attorno al suo imponente Castello appartenente al Casato dei Marchesi Malvezzi Campeggi.
Il borgo medievale, a cui si accede attraverso il grande arco, conserva ancora il suo antico fascino.
Per molti secoli rimase sotto il dominio dei monaci Benedettini di Santa Maria del Piano, nel XVI secolo divenne prima feudo della famiglia Orsini e poi della famiglia ducale dei Muti. Dopo il 1625 passò ai Borghese che ne divennero duchi.
Nell’800 Orvinio fece parte dello Stato Pontificio e fu sede di Governo e residenza del Governatore. Ora è il paese dei gatti. Sbucano da tutti i vicoli, scrutano e poi si acciambellano statuari.
Orvinio – mappa del turismo lento e del Cammino di San Benedetto – fa parte del progetto “Borghi Narranti”, un viaggio nel tempo e nello spazio guidati dalle narrazioni di chi quei luoghi li ha vissuti.
Attraverso i racconti degli anziani in loco si descrivono antiche usanze e mestieri locali. Grazie ai QRcode sulle 50 mattonelle artistiche “parlanti” si possono ascoltare i racconti esattamente nei luoghi dove avvenivano le attività narrate.
Per conoscere le altre sagre del week end di sabato 20 e domenica 21 luglio clicca qui.