Apertura

Tariffe alterate per i maxi concerti all’Olimpico: bloccati i furbetti del tassametro

Fan "bastonati" dalle tariffe di taxi ed NCC nelle cinque serate concerto dei Coldplay: scoperta la truffa del tassametro

Sono stati migliaia i fan dei Coldplay che con le difficoltà a trovare il parcheggio nei pressi dello Stadio Olimpico, hanno pensato di spostarsi con i mezzi di trasporto pubblico nelle giornate dei concerti sold out della band dal 12 al 16 luglio scorsi.

Un’occasione ghiotta per adottare illecitamente delle maxi tariffe per raggiungere lo Stadio con il taxi, che collegate al maxi evento di cinque giorni, hanno fatto intascare a tassisti e conducenti di NCC diverse decine di euro in più per ogni corsa.

Fan “bastonati” dalle tariffe di taxi ed NCC nelle cinque serate concerto dei Coldplay: scoperta la truffa del tassametro

La colonna sonora dei Coldplay per i cinque concerti attesi da anni a Roma, hanno lasciato purtroppo nei ricordi dei fan, non solo buona musica. In tanti infatti sono stati “bastonati” dal servizio di trasporto pubblico non di linea scelto per raggiungere lo stadio nelle cinque serate.

Decine di euro in più rispetto alla tariffa ordinaria, sarebbero infatti state applicate illegalmente nelle corse di taxi ed NCC nelle serate di musica appena trascorse, con una salasso presunto e oggi confermato dai risultati dei controlli della Polizia Locale di Roma Capitale.

Su oltre cento controlli, sono più di venti i tassisti furbetti che avrebbero messo in atto la tecnica illecita dell’alterazione del tassametro, e atteso al “varco” i fan disperati alla ricerca di un mezzo di trasporto per raggiungere il concerto o tornarsene a casa.

Sono stati gli agenti della Polizia Locale a sorprenderli con il Reparto Squadra Vetture del Gruppo Pronto Intervento Traffico, attivi nelle aree circostanti al grande evento, dove soprattutto in prossimità delle stazioni Metro, alcuni tassisti sarebbero stati colti nel procacciamento dei clienti e il trasporto all’Olimpico, con tariffe di gran lunga superiori alla media, anche di diverse decine di euro.

Per i furbetti intanto sono scattati oltre trenta verbali con multe salate per un totale di oltre 10mila euro. In venti dovranno rispondere proprio di alterazione della tariffa.